Federalismo, i primi effetti collaterali

Pubblicato il 28 Giugno 2011 alle 10:25 Autore: Matteo Patané
effetti del federalismo

Ma le sorprese non finiscono qui: come molti commentatori economici profetizzano, la necessità di conformare i contratti assicurativi alla provincia e non allo Stato, quindi potenzialmente 108 tipologie di contratto contro l’unica attuale, richiederà un lavoro supplementare che le compagnie non esiteranno a scaricare sui cittadini.
Proprio quest’ultimo punto è direttamente ascrivibile alla cosiddetta devolution, al federalismo: nell’attesa di vedere come verranno impiegati i fondi destinati agli enti locali, nell’attesa di vedere l’efficienza ed il risparmio, si assiste qui ad una complicazione i cui costi probabilmente ricadranno sui cittadini.
La possibilità di avere aliquote a livello provinciale comporterà la necessità da parte delle compagnie di predisporre una settantina di differenti tipologie di contratto (per il principio dei cassetti, e stimando una granularità del decimo di punto percentuale sulle possibilità di manovra delle province), con conseguente maggior lavoro per gli assicuratori e quindi di costi di manodopera ed elaborazione. La vera beffa consiste nel fatto che le compagnie dovranno tenersi pronte a questa eventualità anche se con ogni probabilità tutte le province si uniformeranno all’aliquota più alta.

Il primo frutto del federalismo è quindi decisamente avvelenato: l’innalzamento di un’imposta locale, senza che corrisponda un abbassamento di quelle nazionali; maggiori complicazioni per le compagnie assicuratrici e quindi maggiori costi anche su quel fronte per i cittadini. Decisamente una partenza con il piede sbagliato.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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