La Germania vieta le “pratiche di conversione” degli omosessuali

Pubblicato il 10 Maggio 2020 alle 07:00 Autore: Alessandra Carraro

Il parlamento tedesco ha approvato una legge che rende illegali le “pratiche di conversione” degli omosessuali. Queste cosiddette “terapie” saranno da adesso in poi vietate per i minorenni e per chiunque sia costretto a sottoporvisi.

Il provvedimento si rivolge a chi “somministra” i trattamenti – i trasgressori rischiano una sanzione di 30 mila euro o fino a un anno di carcere – ma anche i genitori possono essere condannati per aver minacciato, ingannato o costretto il figlio a tali pratiche. “L’omosessualità non è una malattia”, ha detto il Ministro federale della Sanità Jens Spahn. L’idea alla base di queste controverse terapie è infatti che l’orientamento sessuale debba essere corretto, se non addirittura curato.

Secondo le stime della Magnus Hirschfeld Foundation, ogni anno circa mille persone in Germania si sottopongono a pratiche di conversione. “Queste cosiddette terapie fanno ammalare la gente, non la curano. La legge vuole essere anche un importante segnale per chiunque è insicuro sulla propria omosessualità: andate bene così come siete, ha aggiunto il Ministro.

I Verdi, la Linke e la Fdp si sono astenuti, contestando alla legge di non essere abbastanza coraggiosa. Secondo i tre partiti la soglia dei 18 anni è troppo bassa – i Verdi volevano che fosse alzata a 26, la Linke a 27.

Il fenomeno delle “terapie di conversione”

Definirle “terapie” non è corretto, in quanto non ci sono basi scientifiche a loro sostegno. Si chiamano propriamente Sexual Orientation Change Efforts (SOCE) e consistono in incontri “curativi” con terapisti o leader religiosi. A volte possono includere l’ipnosi o l’elettroshock. Spesso sono metodi a cui ricorrono i genitori che vogliono “correggere” l’orientamento sessuale dei propri figli.

Nel 2018 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si è detto favorevole alle “iniziative che vietano le terapie di conversione LGBTI e bandiscono la patologizzazione delle identità transgender”, e ha esortato “tutti gli Stati membri ad adottare misure analoghe che rispettino e difendano il diritto all’identità e all’espressione di genere”. Prima della Germania, solo Malta e alcune regioni della Spagna le avevano vietate.

Tali pratiche di conversione sono state largamente condannate dalla comunità scientifica. Uno studio ha dimostrato che i ragazzi costretti dai genitori a sottoporsi ai SOCE, da adulti hanno più probabilità di soffrire di depressione, di tentare il suicidio, di ottenere peggiori risultati scolastici e di guadagnare meno.

In Europa, il dibattito sulle terapie di conversione per omosessuali è attivo anche nel Regno Unito. Nel 2017 la comunità medica inglese (NHS, The British Psychology Society, Association of Christian Counsellors, British Psychoanalytic Council e altri) ha firmato un Memorandum of Understanding in cui prometteva di “proteggere la comunità impegnandosi a porre fine alla pratica delle ‘terapie di conversione’ nel Paese”.

L'autore: Alessandra Carraro