Visco e Saccomanni da Mosca: non esiste un rischio-Italia

Pubblicato il 21 Luglio 2013 alle 13:54 Autore: Giacomo Salvini

Visco e Saccomanni da Mosca: non esiste un rischio-Italia

Il G20 di Mosca di questi giorni si è concluso senza particolari novità. Ormai da tempo immemore, i maggiori economisti italiani continuano a ripetere il solito tram tram: “La crisi è forte ma non siamo a rischio” oppure “Non siamo come la Grecia o la Spagna”. Come se il fatto che ci sia ancora qualcuno che sta peggio di noi ci servisse come alibi. Una gara in marcia indietro.

Il vertice svoltosi in Russia ha portato, però, anche qualche spiraglio di ottimismo da parte del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che ha previsto la possibilità che ci sia “un segno positivo nel quarto trimestre”. Poi, ha anche ricordato che rimane una situazione “di grande incertezza: il nostro paese è in una fase molto critica: c’è un problema di stabilità istituzionale e politica che incide anche sulla capacità di cogliere l’opportunità della ripresa di fine anno”(corriere.it, 20/07). Infine ha accennato anche alle tensioni che sta vivendo il governo in questioni giorni a causa del caso kazako e ha invitato tutti a calmare le acque per il bene perlomeno economico del nostro paese.

rassegna stampa

Ignazio Visco, presidente Bankitalia

Accanto a Visco, nella conferenza stampa conclusiva del G20 era presente anche il ministro Saccomanni che, al contrario del Governatore, non ha voluto commentare gli ultimi casi di cronaca italiana (vedi mai che qualcuno fraintendesse). Qualche mese fa, prima dell’incarico affidatogli da Letta, aveva dichiarato che lo spread adeguato per il nostro paese non doveva superare i 100 punti. Oggi il differenziale di rendimenti tra Italia e Germani oscilla verso i 300 punti ma lo stesso ministro dell’Economia ha rafforzato la sua precedente affermazione con un secco “ci meritiamo uno spread più basso”. Per risolvere questo problema ha indicato un percorso da seguire (un po’ generico e indecifrabile, a dire il vero) dichiarando che c’è bisogno di “nuovi interlocutori in grado di mettere in contatto le imprese con gli investitori istituzionali disponibili a investire a lungo termine”.

Intanto il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato ha affermato che “all’inizio dell’autunno sarà possibile annunciare che non ci sarà un punto di Iva in più e non ci sarà l’Imu sulla prima casa”.

Giacomo Salvini

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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