Una morte puntuale scomparsa in Zimbabwe la grande cantante Chiwoniso Marare

Pubblicato il 26 Luglio 2013 alle 11:21 Autore: Raffaele Masto

Una morte puntuale: scomparsa in Zimbabwe la grande cantante Chiwoniso Marare

E’ morta in Zimbabwe, a soli 37 anni, Chiwoniso Maraire, cantante e musicista della tradizione Shona era diventata famosa in tutto il mondo con l’album “Ancient Voices”.

Il suo canto malinconico e le vibrazioni della mbira, uno strumento tradizionale formato da una tavoletta di legno e lamelle metalliche, avevano fatto conoscere il suo paese e, negli ultimi anni, la drammatica situazione dello Zimbabwe sotto la dittatura di Robert Mugabe.

La sua storia racconta il personaggio quasi quanto la sua musica. Era nata nel 1976 a Washington dove suo padre Dumisani Maraire, musicista ed insegnante, si era trasferito per specializzarsi come etnomusicologo.

Chiwoniso Marare aveva trascorso l’infanzia avvolta dai ritmi e dai suoni del suo paese natale. La madre, una vocalist di talento, aveva affinato la sua voce.

Per Chiwoniso Marare era poi diventato determinante ritornare sulla sua terra per approfondire le tradizioni musicali locali e per trarne ispirazione.

Nel 1990 infatti rientra nonostante siano già evidenti nel paese le degenerazioni alle quali porterà la politica dell’eterno presidente Mugabe del quale diventa una ferrea oppositrice.

Per rendersi conto di ciò che ha rappresentato la musica di Chiwoniso Marare per lo Zimbabwe e per la popolazione che non ha, di fatto, oppositori politici sui quali contare, basta ascoltare l’ultimo suo lavoro musicale uscito con il significativo titolo di Rebel Woman.

I dodici pezzi musicali di questo CD sembrano essere inni alla pace, alla denuncia dell’ingiusta situazione sociale, e allo stesso tempo celebrazioni di tradizioni e luoghi che il regime preferisce non evocare. Un pezzo di questo Cd è particolarmente significativo. Il titolo è Matsotsi che significa la Terra dei Ladri. Un titolo e una musica che non occorre spiegare.

Chiwoniso Marare

In una recente intervista Chiwoniso Marare dichiarò: “Ho scelto di vivere ad Harare per stare nell’occhio del ciclone, per avere i disordini, l’oppressione del governo e le diseguaglianze sociali, tutti i giorni, davanti ai miei occhi. E per reagire solo con la musica: l’unica arma che sappia usare”.

Adesso Chiwoniso Marare è morta. L’annuncio scarno è stato dato da una parente: era ricoverata in ospedale per dei problemi polmonari ed è stata uccisa da una complicazione sopravvenuta.

Non si è smentita, se ne andata a pochi giorni dalle elezioni per attirare l’attenzione internazionale sul suo paese mentre si consumerà l’ennesima ingiustizia: l’occupazione del potere di un quasi novantenne dittatore che nonostante l’età continua a tenere in ginocchio un intero paese.

 

Blog a cura di Raffaele Masto e della rivista “Africa, missione e cultura”

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
Tutti gli articoli di Raffaele Masto →