Speciale Nordland: la Norvegia al voto, il Partito Liberale
Paragonata ad altri paesi europei, la Norvegia è una nazione in salute: bassa disoccupazione, crescita, per ora la crisi economica rimane fuori dai vostri confini. Il governo di centrosinistra sembra aver gestito bene le questioni economiche. Eppure voi supportate un cambio di governo. Che trasformazioni vorreste introdurre?
La cosa più importante è riuscire ad avere una maggiore indipendenza dall’industria petrolifera, che non è destinata a durare in eterno. Intendiamo dire che è fondamentale avviare programmi per sviluppare posti di lavoro per esempio nelle energie rinnovabili, nel settore della tecnologia e dell’innovazione, e perciò investiremo molto più dei nostri introiti petroliferi nello sviluppo e nelle energie verdi.
Il Partito della Sinistra Socialista e il Partito di Centro governano insieme al Partito Laburista sin dal 2005. Ora sembra che stiamo perdendo voti proprio a causa della partecipazione a questo esecutivo. Voglio dire: i laburisti sono il partito più grande nella coalizione e a volte il Partito della Sinistra Socialista e il Partito di Centro hanno finito per essere oscurati. Non temete di dover affrontare gli stessi problemi se doveste decidere di far parte di un governo guidato dalla Destra?
Sì, lo temiamo. È per questo che dobbiamo avere un accordo di governo davvero buono e vincolante che ci assicuri di avere un impatto su quelle tematiche per le quali i nostri elettori ci hanno votato. Ad esempio questioni ambientali e diritti umani.
Ormai la campagna elettorale è partita. Avete meno di un mese per convincere gli elettori a scegliere voi: come farete?
L’intera organizzazione deve lavorare duro. Non abbiamo a disposizione i fondi su cui possono contare i partiti più grandi. Proveremo ad essere presenti più che potremo nei media, useremo tanti volontari per parlare con la gente, rispondere alle e-mail, su Facebook, su Twitter. Quando ne avremo la possibilità cercheremo di influenzare l’agenda politica con le questioni che ci rendono differenti rispetto agli altri grandi partiti politici.