La discarica e la sindrome Nimby di Brunetta

Pubblicato il 20 Agosto 2013 alle 11:19 Autore: Redazione

La ricerca di una discarica alternativa a quella di Malagrotta – per la quale il nostro paese ha rischiato di vedersi comminate severe sanzioni a livello europeo – rappresenta con efficacia il paradigmatico atteggiamento italico: problemi di burocrazia, rimbalzo delle colpe tra Regione, Provincia e Comune, numerosi studi che confermano tesi e antitesi.

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti e il sindaco della capitale Ignazio Marino hanno più volte confermato la volontà di trasferire i rifiuti – trattati in maniera scorretta – in altre regioni, come è già stato fatto in precedenza (il Tar ha di recente bocciato il loro trasferimento presso le discariche limitrofe). “Stiamo aiutando Roma a superare le difficoltà che la Capitale si trascina dietro in questi ultimi anni, considerando che dal 2008 sono in funzione impianti di trattamento dei rifiuti che però l’amministrazione Alemanno ha lasciato sostanzialmente inutilizzati”, ha tuonato qualche mese fa il governatore del Lazio.

Nonostante la paradossale solidarietà dell’ex primo cittadino di Roma Gianni Alemanno nei confronti del presidio antidiscarica, Brunetta attacca gli attuali amministratori di centrosinistra e il commissario straordinario Goffredo Sottile, pretendendo di leggere gli studi e le analisi dedicati alla nuova discarica di Falcognana.

La discarica di Malagrotta

“La mia battaglia sulla discarica all’Ardeatina è partita dalla difesa della mia casa, della mia famiglia – precisa Brunetta – e sono pronto a fare un passo indietro se alle mie domande troverò risposte soddisfacenti. Pronto a dare convinto sostegno alla discarica di Falcognana se qualcuno saprà convincere me, ma soprattutto tutti i cittadini, che è la strada migliore e non il frutto di cattiva burocrazia o di emergenze colpevoli e procurate”.

In ogni caso, checché ne dica l’ex ministro antifannulloni, anche per lui vale la regola nota come Nimby, “Not in my back yard”, non nel mio giardino. Quello da 1.300 metri quadrati, con piscina. I 14 vani di casa Brunetta non si toccano, Zingaretti e Marino permettendo.

L'autore: Redazione

Redazione del Termometro Politico. Questo profilo contiene articoli "corali", scritti dalla nostra redazione, oppure prodotti da giornalisti ed esperti ospiti sulle pagine del Termometro.
Tutti gli articoli di Redazione →