Area Grillo contro Meeting e “transfughi”
“Avere Formigoni, Lupi e Letta sotto lo stesso tetto fa tremare – si legge nella lettera di Davide Cardone -. CL ha dato un nuovo significato alla parola ecumenico, da ieri è: coloro che non hanno schifo di nulla“.
Non piace Letta (che “promette assurdità a livello nazionale, ma si impiccia anche degli accadimenti locali) e non piace l’atteggiamento di Cl: “Molti di loro ritengono una cosa contro natura l’amore tra persone dello stesso sesso, ma non si fanno scrupolo a favorire un nugolo di politici che si strusciano senza ritegno l’un con l’altro”.
Cl a parte, in casa pentastellata occorre far fronte a un altro possibile problema. Oggi, su Repubblica, la deputata Pd Alessandra Moretti ha sostenuto che in caso di naufragio del governo Letta per la defezione del Pdl, tra i parlamentari M5S ”qualcuno potrebbe cambiare idea, in numero sufficiente per dar vita a una nuova maggioranza“. Dando i numeri, a Palazzo Madama i possibili transfughi sarebbero addirittura una trentina.
Sulla questione sono intervenuti dal MoVimento, a partire dal vicepresidente a Montecitorio Luigi Di Maio: “I nostri senatori sono meno di 50: se quasi i due terzi del gruppo fosse pronto a passare al misto, avrebbero la maggioranza anche per cambiare il nome al gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, dettarne la linea, etc. Così non è stato“. Quello della Moretti sarebbe solo un tentativo: “Faranno di tutto per non tornare a casa, di tutto. Anche salvare Berlusconi”. Sulla stessa linea il capogruppo al Senato Nicola Morra: “Quella frase mi ricorda titoli di qualche mese fa, in cui si sosteneva che era prossima la diaspora di 20/22 di noi per un nuovo gruppo stampella all’esecutivo Letta. E poi? Cosa e’ successo? NIENTE. Ora ci riprovano”.
Gabriele Maestri