Nazionale e le notti mondiali

Pubblicato il 11 Settembre 2013 alle 15:32 Autore: Stefano Merlino

Il recupero dei vecchi. Dopo il fallimento del Mondiale in Sud Africa del Lippi bis, in molti avrebbero smantellato quella rosa formata dai Campioni del Mondo di Germania 2006. Prandelli non si è fatto minimamente influenzare dagli ordini a lui impartiti da buona parte dei giornalisti, allenatori da sempre vincenti ma che mai hanno avuto il coraggio di varcare il cancello di Coverciano. Anzi, ha avuto il coraggio di rischiare,di convocare in Nazionale giovani semi sconosciuti e di riportare in Azzurro giocatori finiti nel dimenticatoio. Il C.T. ha tenuto solo i senatori più motivati, quelli capaci di rimettersi continuamente in gioco anche nei momenti più difficili. Campioni come Buffon, Pirlo, De Rossi, Gilardino, sono stati fortemente responsabilizzati da Prandelli, che li ha elevati a modelli da seguire per un gruppo giovanissimo.

Fabio Cannavaro alza la Coppa del Mondo

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Le idee da grande innovatore sono subito piaciute a tutto l’ambiente. Il bel gioco che in tanti pretendevano, minacciando addirittura di abbassare drasticamente lo share, è ben presto arrivato e ha riavvicinato gli italiani alla propria Nazionale di calcio.

Il Mondiale brasiliano, che obbligherà tra l’altro i tifosi a lunghe nottate davanti ai propri televisori, potrebbe anche essere l’ultima esperienza sulla panchina dell’Italia per Prandelli. Allenare la Nazionale non è facile come sembra: incessanti pressioni, lunghi viaggi per visionare giocatori, riunioni tecniche e molto altro rendono difficile la vita di un Commissario Tecnico. Le squadre a volere Prandelli sono tante, tutte prestigiose, con la Juventus come prima scelta.

Intanto, speriamo che i sorteggi del 6 Dicembre siano piuttosto clementi.

 

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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