Bossi: “Berlusconi? La gente lo voterà comunque”

Pubblicato il 13 Settembre 2013 alle 13:14 Autore: Gabriele Maestri
bossi sondaggi

I tempi di Bossi sembrano consegnati al passato, ma è lui stesso a far capire che non è così, al punto che è pronto a candidarsi alla segreteria al prossimo congresso “a meno che non riescano a trovare un candidato di mediazione”.

E c’è da scommettere che un bel po’ di voti, specie dei militanti storici, il Senatùr li porterebbe a casa.

“Oggi vado alle feste della Lega, e soprattutto c’è tanta gente che viene a casa mia – racconta -.Vengono a chiedermi aiuto, posti di lavoro. Per molti sono rimasto l’ultima possibilità. La mia gente non mi ha mai deluso“.

La storia, invece, l’ha deluso, e anche in fondo qualcuno dei leghisti (“Chi andava a pensare che  l’amministratore della Lega fosse legato alla ’ndrangheta… Ammesso che sia vero”). Ma non è tardi per un nuovo inizio. Che c’è stato anche per Renzo Bossi, il “Trota”: “Sta bene. È ripartito dallo stop che gli avevano creato. Ha una piccola trattoria vicino a Gemonio, i suoi fratelli lavorano lì assieme a lui”. Chissà se, tra una cassöla e un bicchiere di Barbera, alla politica ci pensa ancora…

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
Tutti gli articoli di Gabriele Maestri →