Napoli vola al comando. Milan fermato a Torino

Pubblicato il 15 Settembre 2013 alle 10:39 Autore: Michele Palmiero

Il Milan dopo la sconfitta di Verona e la vittoria casalinga contro il Cagliari vuole centrare la seconda vittoria consecutiva in campionato. I riflettori sono tutti puntati sul ritorno del figliol prodigo Kakà, e sulla sua intesa con la star Mario Balotelli. Nessuno sembra preoccuparsi del Torino di Ventura: uno sbaglio enorme, come testimoniano i primi ottanta minuti di partita.

Ventura, pur avendo abbandonato in questa stagione il 4-2-4 a lui tanto caro, non rinuncia al gioco sulle fasce e imposta un centrocampo foltissimo a protezione della difesa a tre.  Nonostante il cambio di modulo il dogma del tecnico ligure non cambia: le ali granata volano sulle fasce e penetrano senza difficoltà nella difesa rossonera. Darmian e D’Ambrosio sembrano imprendibili e Alessio Cerci fa venire gli incubi ai difensori avversari con la sua velocità.

Dopo un primo tempo passato a sprecare palle gol il Toro riesce nella ripresa a raggiungere il meritato vantaggio: D’Ambrosio umilia Zaccardo e infila Abbiati sul proprio palo. La grande gioia del pubblico granata non sveglia gli uomini di Massimiliano Allegri, imbambolati e incapaci di reggere il confronto sia fisico che tattico con i padroni di casa.  Kakà e Balotelli provano a dialogare ma l’attacco milanista è impalpabile e molti tifosi cominciano a intravedere l’incubo della “minestra riscaldata”. Kakà, divenuto persino capitano dopo l’infortunio di Montolivo, non riesce mai ad incidere e sembra quasi un oggetto estraneo in mezzo al campo.

Giampiero Ventura tecnico del Toro

Giampiero Ventura tecnico del Toro

Il Toro al contrario gioca quasi a memoria e con un contropiede da manuale del calcio si porta sul 2 a 0 con Cerci. Dopo ottanta minuti di passività il Milan si sveglia e decide finalmente di scendere in campo grazie ad Andrea Poli, vera e propria rivelazione di questo inizio di stagione, capace di mettere lo zampino in entrambi i gol che siglano la rimonta. Il centrocampista italiano prima fa partire l’azione che porterà al fortuito gol di Muntari, poi si guadagna all’ultimo minuto il rigore che permette a Balotelli di portare il punteggio sul 2 a 2.

Per il Torino si tratta di una delusione indescrivibile: pur dominando in lungo e in largo per ottanta minuti gli uomini di Ventura portano a casa solo un punticino e la consapevolezza di aver messo in serie difficoltà una delle squadre più forti d’Italia.

In casa Milan invece si respira un’aria molto più tesa: il debutto in Champions si avvicina e le incognite restano troppe. La difesa appare tutt’altro che affidabile e il centrocampo, privo della regia di Montolivo, va spesso in difficoltà. Come se ciò non bastasse si aggiungono i numerosi infortuni e la prova negativa di Kakà. Il brasiliano ha sicuramente bisogno di giocare di più per ritrovare la forma ideale, ma i tifosi rossoneri si aspettavano una prova ben diversa rispetto a quella messa in mostra all’Olimpico.
Dopo l’esordio di coppa il calendario prevede il big match casalingo contro il Napoli: un’occasione in più per capire fino in fondo dove potrà arrivare il Milan di Allegri.