Speciale Nordland, Norvegia: Solberg verso la formazione del governo

Pubblicato il 1 Ottobre 2013 alle 11:05 Autore: Antonio Scafati

Fino a oggi il Partito del Progresso non ha mai puntato i piedi: ha dimostrato collaborazione e propensione al dialogo.

Una delle frasi più utilizzate da Siv Jensen nel corso di questi giorni è stata “bisogna dare per ottenere”, una sorta di inno al compromesso che non tutti s’aspettavano. Ma la domanda è: resterà questa la linea del partito anche nelle prossime ore? Se così non fosse, per Solberg potrebbe essere complicato trovare un’intesa su argomenti delicatissimi come la politica economica.

Erna Solberg (leader del Partito della Destra) insieme a Siv Jensen (leader del Partito del Progresso)

Erna Solberg (leader del Partito della Destra) insieme a Siv Jensen (leader del Partito del Progresso)

Quel che è certo è che Erna Solberg ha fallito il suo primo obiettivo. Non ci sarà un governo formato da quattro partiti, non ci sarà quel governo che lei si era augurata di guidare. E questo, sottolinea il quotidiano Aftenposten, potrebbe avere ripercussioni anche sulla vita politica della Norvegia negli anni a venire. Un esecutivo larghissimo com’era nei piani di Solberg le avrebbe quasi certamente garantito una rielezione nel 2017, aveva scritto più di qualche commentatore. Ora, tutto questo non è più scontato.

Ma anche la navigazione nel presente sarà più burrascosa. Frank Aarebrot, esperto di politica norvegese, ha sottolineato che per Solberg s’è concretizzata la peggiore delle soluzioni possibili: un governo di minoranza in coabitazione col Partito del Progresso, il quale può essere indicato come il vincitore di questa prima parte.

Siv Jensen non voleva far parte di un esecutivo insieme al Partito Liberale e al Partito Cristiano Popolare e così è stato: con i due alleati minori in seconda fila – determinanti nei numeri ma pur sempre un passo indietro – il Partito del Progresso potrà far valere le proprie idee con più forza. Se l’azione di governo dovesse diventare un braccio di ferro continuo, alla lunga a uscirne logorata sarebbe proprio Erna Solberg.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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