Alitalia: Ue, notifica su decisioni sarebbe saggio

Pubblicato il 16 Ottobre 2013 alle 13:00 Autore: Redazione

Il salvataggio “pubblico” di Alitalia da parte di Poste Italiane non piace alla concorrenza europea. “Ci aspettiamo che la Commissione europea intervenga per sospendere questo aiuto manifestamente illegale” ha fatto sapere la Iag, la holding che controlla British Airways, Iberia e Vueling. “Siamo sempre stati contrari ad ogni forma di aiuto statale. E’ protezionismo, mina la competizione e favorisce quelle compagnie aeree in fallimento che non sono al passo con la realtà economica” ha aggiunto in una nota all’Ansa la Iag. Stamattina era stato un editoriale del Financial Times ad accusare il governo Letta di “protezionismo”. “Il protezionismo industriale è tornato di moda a Roma. E non è un buon segno. L’esempio più lampante di questa ondata di nazionalismo economico riguarda Alitalia, l’ex compagnia di bandiera italiana”.

Nel pomeriggio il consiglio di amministrazione e l’assemblea della compagnia di bandiera italiana dovrà esaminare e approvare la manovra finanziaria da 500 milioni di euro annunciata venerdì scorso.

Alitalia Poste

 

 

Monti “Fare tesoro degli errori commessi in passato” – Sul tema è intervenuto anche Mario Monti. L’ex premier definisce “curioso” l’intervento del capitale pubblico in Alitalia, “come sarebbe attraverso Poste”, e invita a “fare tesoro degli errori commessi nel passato. Se si vuole essere colbertisti, bisogna saperlo essere fino in fondo, il colbertismo de’ noantri non è la cosa che ci rafforza“.

Il leader di Scelta Civica attacca poi le scelte compiute durante il governo di Silvio Berlusconi, quando si volle “tutelare l’italianità respingendo un intervento concreto di Air France e Klm, incoraggiando improbabili investitori italiani a unirsi in crociata capace di gestire un complicatissimo business come quello del trasporto aereo”. Per Monti quindi “l’Italia deve avere una visione più chiara, meno emotiva e meno superficiale” dell’interesse nazionale, che non significa avere “una bandiera di impresa italiana”, ma fare in modo che “l’Italia non venga penalizzata come luogo di origine e di destinazione del trasporto aereo”.

Sulla questione è intervenuto stamane anche il portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia: ” Quando ci sono dubbi sulla natura dell’operazione, cioè se si tratti di aiuti di Stato o meno, gli Stati sarebbero saggi a notificarle a Bruxelles”. Le istituzioni comunitarie antitrust, dunque, attendono il prima possibile “una notifica dall’Italia” sull’operazione di aumento di capitale di Alitalia.

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