La Roma batte il Napoli e sogna la fuga in solitaria

Pubblicato il 19 Ottobre 2013 alle 10:40 Autore: Lorenzo Stella

La Roma vince senza troppa difficoltà domando un Napoli macchinoso ed affezionato ai legni. Due a zero meritato e Garcia sogna la fuga in attesa di Fiorentina-Juventus.

Da almeno dieci anni una sfida dal significato importante per il campionato non vedeva coinvolte almeno una delle tre grandi del calcio italiano. A sfidarsi, nella giallorossa cornice dell’Olimpico, sono Roma e Napoli. La prima non ha bisogno di presentazioni: i numeri parlano per la Magica reduce da sette vittorie consecutive con venti gol all’attivo ed appena uno al passivo. Merito di Garcia, dell’eterno ottavo re di Roma, Francesco Totti, o della campagna acquisti? Forse di tutte e tre i fattori.

Gli sfidanti sono condotti dall’esperto timoniere Benitez e sono avversari tutt’altro che addomesticabili: sette vittorie ed un pareggio, a pari punti con la Juventus di Conte. L’unica pecca della formazione partenopea, se proprio la si vuol trovare, è che ha smarrito la semplicità del gol che ne aveva caratterizzato le prime uscite. Il Napoli, inoltre, ha l’handicap di dover tenere la punta di diamante, Higuain, in panchina per un problema all’adduttore.

 

Maradona presente all'Olimpico nonostante i guai avuti con la finanza nel pomeriggio.

Maradona presente all’Olimpico nonostante i guai avuti con la finanza nel pomeriggio.

 

Inizia la sfida di fronte ai media di tutto il globo arrivati a Roma appositamente; anche Maradona, con otto minuti di ritardo, prenderà parte allo spettacolo. Inizialmente è la Roma la formazione più determinata: Gervinho sulla sinistra è incontenibile ma non riesce a rifinire. Il movimento corale del reparto avanzato giallorosso subisce una brusca frenata quando, dopo mezz’ora di gioco, viene a mancare il pilastro centrale: Totti deve uscire per un infortunio muscolare e viene sostituito da Borriello.

Il Napoli sa che è il momento giusto per colpire e tenta il colpaccio prima con Pandev che si fa deviare il tiro da De Sanctis, per poi vedersi strappare la gioia del gol a causa dell’intervento di De Rossi che spazza il pallone destinato ad entrare in rete. Sul finire della prima frazione di gioco è Insigne a cercare il vantaggio dopo aver scartato Maicon, peccato che il tiro si infranga contro il palo. Sembra che le squadre dovranno avviarsi verso gli spogliatoi con il punteggio fermo sullo zero a zero quando Cannavaro stende Gervinho a venti metri dalla porta di Reina, il capitano del Napoli viene ammonito e Pjanic batte la punizione disegnando una parabola perfetta insaccandosi alle spalle del portiere spagnolo. Uno a zero e tutti negli spogliatoi.

Il secondo tempo ha inizio ed i partenopei, evidentemente, sono stati caricati a molla dal tecnico e chiude la Roma, in evidente pausa di riflessione, nella sua metà campo. Prima Inler, e poi Hamsik, provano ad agguantare il pareggio con tiri da fuori area ma gli spettatori possono assistere ad un’inedita sagra del palo.

L’incontro sembra essere in procinto di arenarsi allora Benitez gioca il tutto per tutto inserendo Higuain al posto di Pandev. Il Napoli ci prova a spingere ulteriormente ma la Roma riparte affidandosi spesso a Florenzi. Proprio Florenzi, al 70’, crossa in area e Borriello, da punta esperta ed opportunista, si fa avvinghiare da Cannavaro. Il difensore napoletano viene espulso anche se, grazie al replay, si può notare come anche Borriello stia strattonando Cannavaro.

Si presenta sul dischetto Pjanic che calcia di potenza e non sbaglia. La Roma si porta sul due a zero e amministra gli ultimi venti minuti mantenendo il possesso palla e concedendo ben poco agli avversari.

La Roma ora aspetta la sfida di domenica a Firenze fra la Viola e la Juventus per iniziare a pensare ad una fuga ed intanto si gode questo avvio da record – solo la Juve, in tre occasioni, aveva iniziato il campionato con otto vittorie consecutive – e le meraviglie di Pjanic.

 

Miralem Pjanic, autore della doppietta che ha steso il Napoli.

Miralem Pjanic, autore della doppietta che ha steso il Napoli.

 

Benitez non se la sente comunque di bacchettare i suoi giocatori: “E’ mancato solo il gol ed il rigore non c’era!”. Ora per i partenopei i giochi diventano in salita.

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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