Bolivia, Morales rende omaggio a Chávez, ma scoppiano le polemiche

Pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Lo scorso mercoledì, durante la cerimonia del 187° anniversario dell’istituzione della Fuerza Naval Boliviana a Riberalta, alla quale hanno partecipato il Presidente boliviano Evo Morales e gli alti capi militari, è stato inaugurato un monumento al defunto Presidente venezuelano Hugo Chávez. A scoprire la scultura di metallo è stato lo stesso Morales, il quale sviluppò con Chávez uno stretto rapporto e al quale ha sempre riconosciuto il suo sostegno in ambito politico, economico e ideologico.

La statua, alta tre metri, si trova sulla strada principale della città e raffigura l’ex Presidente venezuelano in uniforme militare, con la mano destra poggiata sul petto e quella sinistra tesa in avanti. Essa è stata commissionata da alcune organizzazioni civili della città amazzonica che, come riportato nella targa in basso al monumento, esprimono così la loro ammirazione e la loro gratitudine a Chávez “per il suo sostegno incondizionato a questa regione amazzonica, attraverso la ristrutturazione e la realizzazione di strade e autostrade”.

chavez e morales

Tuttavia, la realizzazione di questa statua ha sollevato varie critiche all’interno della comunità della stessa cittadina amazzonica: infatti, alcuni ritengono che fosse prioritario badare all’equipaggiamento dei pompieri. “Non possiamo avere quattro persone che decidono il destino di questa città! Durante una visita di dieci anni fa, Chávez ha donato i soldi per la costruzione di questa strada, ma in questo momento abbiamo bisogno di un’autopompa antincendio per il nostro aeroporto!”: è quanto lamenta una parte della popolazione locale.

A Riberalta, pochi giorni prima dell’inaugurazione della scultura, infatti, è avvenuta la prematura scomparsa di otto persone in un incidente aereo: l’aereo era uscito dalla pista all’atterraggio prendendo fuoco e, essendo l’aeroporto sprovvisto di un’autopompa antincendio, si è ricorso al fango per spegnere le fiamme.

Secondo alcuni media boliviani, si tratta della solita campagna politica in vista delle elezioni alla quale i boliviani devono ancora abituarsi. Ma a quale prezzo?