Honduras, il futuro dipende dalle prossime elezioni

Pubblicato il 14 Novembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Il 24 novembre, in Honduras, si svolgeranno le elezioni presidenziali, parlamentari e locali, e i candidati alla presidenza sono i seguenti otto: Andrés Pavón (Partido Unificación Democrática e Frente Amplio Político Electoral en Resistencia), Mauricio Villeda (Partido Liberal), Salvador Nasralla (Partido Anti Corrupción), Xiomara Castro de Zelaya (Libertad y Refundación), Juan Orlando Hernández (Partido Nacional), Romeo Vásquez Velásquez (Partido Alianza Patriótica), Orle Anibal Solis Meras (Partido Demócrata Cristiano), Jorge Rafael Aguilar (Partido Innovación y Unidad).

I recenti sondaggi danno come favoriti la progressista Castro de Zelaya e il filogovernativo Hernández, il quale ha recentemente presentato un progetto di decreto per elevare a rango costituzionale la Policía Militar de Orden Público (PMOP), ovvero la nuova forza di polizia istituita lo scorso agosto per combattere la criminalità. Infatti, secondo gli organismi dei diritti umani e internazionali, in Honduras si è registrata di recente un’elevata ondata di criminalità.

Le bande armate, il narcotraffico e il crimine organizzato stanno alimentando una forte insicurezza nei riguardi delle istituzioni statali, le quali devono far fronte a una forte una crisi economica e finanziaria, dovuta a un enorme debito interno ed estero.

Castro de Zelaya, candidata progressista alla presidenza

Castro de Zelaya, candidata progressista alla presidenza

Nonostante ciò, i preparativi per celebrare i comizi generali continuano. I candidati sono immersi nelle loro campagne elettorali, segnate dal confronto ideologico, ma privi di proposte concrete per risolvere i problemi del Paese, come l’alta percentuale di povertà (circa il 70%) e la criminalità. Dopo il colpo di Stato che nel 2009 destituì il presidente José Manuel Zelaya Rosales, l’Honduras è stato segnalato fra i Paesi più violenti al mondo.

Pertanto, l’istituzione della PMOP è avvenuta a seguito della decisione di aumentare il livello di militarizzazione nel Paese ma, allo stesso tempo, è stata molto criticata dalle organizzazioni dei diritti umani, nazionali e internazionali. In particolare, il Committee of Relatives of the Disappeared in Honduras, e altre organizzazioni nazionali e internazionali, hanno presentato alla Comisión Interamericana de Derechos Humanos una denuncia sulla grave situazione dei diritti umani nel Paese e sui suoi stretti legami con la militarizzazione della società honduregna.

Nel frattempo, la candidata Castro de Zelaya ha assicurato che, in caso di vittoria alle prossime elezioni, sospenderà immediatamente l’iter legislativo per l’approvazione della costituzionalità della PMOP e promuoverà la creazione di una polizia comunitaria.