Un paio di problematiche legate al Pd
2)Sindrome di George Orwell: nel libro di Orwell “1984: nel 2000 non sorge il sole” si afferma che il totalitarismo inizia quando si incomincia a negare che la somma di 2 più 2 è uguale a 4. Questo è ancor più vero oggi nel nuovo millennio: la democrazia rischia di svuotarsi del suo significato sostanziale, pur conservando la sua struttura formale e di facciata. Ciò non solo ci deve ricordare che occorre sempre e comunque la massima vigilanza democratica, ma anche che per ogni grande impresa democratica occorre una cosa sostanziale: l’obbiettività.
Nel Pd questi canoni d’obbiettività si sono persi: si sostiene una tesi più per convenienza di parte che per altro, tralasciando le caratteristiche che possono rendere questa tesi sia utile sia obbiettiva. Ciò porta a conseguenze gravissime per il Pd: manca la franchezza all’interno e ciò non può proiettarsi verso l’esterno. Se si è costretti a negare una sconfitta elettorale perché si teme la resa dei conti da parte della minoranza il Pd ha perso una seconda volta! Perchè si fa un danno ben più grave di quello che può nascere da una discussione interna al partito stesso.
Può apparire scontato, ma visti i tempi in questo paese la questione si rafforza: superare i canoni correntizi a favore dei canoni d’obbiettività politica può essere un atto fortemente rivoluzionario. E una vera garanzia per il Partito Democratico.