USA, svelato il programma “Quantum” della NSA

Pubblicato il 15 Gennaio 2014 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito
USA svelato il programma Quantum della NSA

Il New York Times ha pubblicato di recente un rapporto che rivela nuove informazioni riguardanti la vicenda Datagate, citando i documenti della National Security Agency (NSA), i funzionari e gli esperti informatici. Secondo il quotidiano statunitense, la NSA ha impiantato in quasi 100’000 computer in tutto il mondo un software in grado di sorvegliare quei dispositivi e usarli anche per lanciare attacchi informatici. La maggior parte del software utilizzato dalla NSA per queste attività è stata installata accedendo alle reti informatiche, facendo prevalentemente uso di una tecnologia segreta che le consente di accedere e alterare i dati dei computer anche se questi non sono collegati a Internet.

Il rapporto del New York Times rivela, in particolare, che tale programma, noto col nome in codice “Quantum”, è stato usato contro le reti militari russe, i sistemi utilizzati dalla polizia e cartelli della droga in Messico, i gruppi commerciali dell’Unione Europea, e alcuni Paesi che collaborano con gli Stati Uniti nella lotta al terrorismo, come l’Arabia Saudita, l’India e il Pakistan. Questi dettagli fanno parte dei documenti rivelati da Edward Snowden che, secondo la NSA, ha rubato circa 1,7 milioni di documenti prima di fuggire in Russia.

USA svelato il programma Quantum della NSA

Le autorità statunitensi hanno richiesto la sua estradizione per essere processato negli Stati Uniti con l’accusa di spionaggio ma, al momento, l’opinione pubblica è concentrata sull’annuncio che darà Barack Obama. Infatti, venerdì il Presidente degli Stati Uniti comunicherà se intende provvedere a riformare la NSA, che per decenni ha operato nel segreto più assoluto. Le possibilità che ciò accada però, nonostante il Datagate sia uno scandalo senza precedenti, sono minime per la stampa statunitense. Secondo lo stesso New York Times, difficilmente ci sarà una radicale riforma, prevedendo soltanto minimi cambiamenti di facciata. Insomma, una soluzione per “calmare”, almeno parzialmente l’opinione pubblica: d’altronde, sarebbe impensabile rinunciare ai programmi di sorveglianza di massa, inclusi quelli non ancora resi noti.