Bilancio M5S, 1,5 milioni per “fondo rischi”: in arrivo nuove espulsioni?

Pubblicato il 5 Novembre 2014 alle 19:26 Autore: Giacomo Salvini

Venerdì scorso, l’Ansa aveva rivelato il “bilancio previsionale 2014” del Movimento 5 Stelle. Il documento entrato in possesso dalla maggiore agenzia di stampa italiana è stato presentato il 22 ottobre dai parlamentari/cittadini pentastellati. Tra le molte voci in capitolo, gli osservatori più attenti ne hanno trovata una particolarmente interessante: dei fondi che avanzano nel bilancio (2,44 milioni in tutto), 1,5 milioni sono riservati ad un “fondo rischi” mentre altri 100 mila euro ad un “fondo rischi generico”. Spiega l’Ansa che “in assemblea non sarebbe stata precisata la finalità del fondo, né cosa si intenda per rischi”. Soprattutto tra i detrattori, ma anche tra i “dissidenti”, si ipotizza che questi fondi servano a compensare altre possibili espulsioni dal gruppo parlamentare (e quindi dal Movimento).

IL BILANCIO – Il “contributo unico omnicomprensivo” assegnato dalla Camera ai gruppi parlamentari proporzionalmente al numero dei seggi è di 5,2 milioni di euro. Una parte di essi viene speso nei cosiddetti “centri di costo”: 8mila euro per gli acquisti di beni, 31mila per i servizi, 110mila di consulenze, 160mila per gli stipendi dei dipendenti amministrativi e 230mila per la segreteria generale. Ma i maggiori oneri provengono dall’ufficio legislativo (cura proposte di leggi e studia gli emendamenti) e dalla comunicazione: rispettivamente 1,71 e 1,23 milioni. Vero è che la “sproporzione” tra i due uffici è molta. Al legislativo lavorano 41 dipendenti, alla comunicazione 18 (meno della metà). Va da sé che la retribuzione di questi ultimi sia mediamente più alta.

grillo2

“FONDO RISCHI” – Se le ipotesi dei dissidenti fossero fondate (apparentemente sono solo congetture anche se il silenzio sul tema è alquanto sospetto), è facilmente comprensibile l’istituzione del “fondo rischi” all’interno del bilancio. La Camera distribuisce fondi proporzionalmente al peso in Parlamento di ogni gruppo. Ergo: se qualche parlamentare passa ad altro gruppo (Gruppo misto o altri partiti), anche le casse del movimento ne risentono. Così gli 1,5 milioni servirebbero per coprire altre possibili espulsioni. Che ci sia una nuova purga in arrivo?

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
Tutti gli articoli di Giacomo Salvini →