Sondaggi Podemos: la Spagna preferisce gli “indignados”

Pubblicato il 24 Novembre 2014 alle 14:52 Autore: Guglielmo Sano
sondaggi podemos el mundo pablo iglesias rajoy

Secondo un sondaggio realizzato da Sigma Dos e pubblicato da El Mundo, Podemos è in testa alle preferenze dell’elettorato spagnolo. Il partito nato dall’indignazione e dalla rabbia della piazza si sta imponendo nel panorama politico spagnolo e si prepara a mettere in discussione l’egemonia intercambiabile di PP e PSOE.

Solo sondaggi?

Già un mese fa, secondo un sondaggio realizzato dall’Istituto Metroscopia per El Pais, Podemos era in testa alle preferenze degli spagnoli. Il partito degli “indignados” a inizio novembre valeva il 27,7% dei voti. In seconda posizione c’era il PSOE con il 26,2%, al Partito Popolare solo il 20,7% dei voti.

Se le elezioni per il Parlamento si fossero tenute oggi, si legge su El Mundo, Podemos avrebbe raccolto il 28,3% delle preferenze, attestandosi come primo partito davanti a Popolari (26,3%) e Socialisti (20,1%). Tanto per rendersi conto delle proporzioni: alle elezioni generali del 2011, al Partito Popolare era andato il 44,6% delle preferenze, ai socialisti il 28,8%. Il partito di sinistra fondato lo scorso gennaio dallo scrittore Pablo Iglesias ha fatto per la prima volta il suo ingresso in scena alle elezioni europee dello scorso maggio (terzo partito con il 7,9% dei voti, cinque seggi).

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Post-democrazia

Podemos sta erodendo il tradizionale elettorato sia della sinistra che della destra. D’altra parte, l’intolleranza degli spagnoli nei confronti del governo popolare e del suo leader Mariano Rajoy è in rapida ascesa. Solo il 14,6% degli intervistati ha una buona opinione del primo ministro mentre oltre il 56% valuta male o malissimo il suo operato. Il 68% dei giovani vorrebbe le sue dimissioni. Disastrosa l’opinione sul governo: solo il 10% lo appoggia, il 63% lo boccia senza riserve.

Anche il PSOE non se la passa benissimo: il cambio al vertice, con la leadership di Pedro Sanchez, ha avuto un buon riscontro nell’elettorato ma potrebbe essere arrivato troppo tardi rispetto alle richieste di cambiamento espresse dalla base. Esemplare il caso di Izquierda Unida per cui è ormai un miraggio il 10% delle Europee. Il partito di sinistra, che a differenza di PP e PSOE ha cavalcato le proteste degli “indignados”, è comunque avvertito dall’elettorato come arrugginito e invischiato con la corruzione della casta politica.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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