Salvini in Russia secondo atto: “Qui al posto di Renzi per difendere imprenditori italiani”

Pubblicato il 9 Dicembre 2014 alle 11:55 Autore: Felice Tommasino
Salvini in Russia

Salvini in Russia, secondo atto. Il leader del Carroccio, si è recato nella Federazione Russa per la seconda volta in due mesi. Il motivo ufficiale, Matteo Salvini, lo ha annunciato in un video postato su Youtube: “Sono qui al posto di Renzi”.

È un nuovo capitolo della “campagna di Russia” iniziata da Salvini con la prima visita nella Federazione poco più di due mesi fa e già confluita nell’associazione Amici di Putin. Il leader della Lega Nord è in Russia per difendere il Made in Italy e gli imprenditori italiani contro “sanzioni idiote e assurde imposte da Bruxelles”.

Salvini in difesa degli imprenditori italiani

Un ruolo, quello di difensore delle “centinaia di imprenditori italiani da nord a sud”, che secondo Salvini dovrebbe essere ricoperto da Renzi e dal suo Governo. Un esecutivo, secondo il leader del Carroccio, troppo distante dagli imprenditori e dalle difficoltà che si trovano ad affrontare.

Ed è un parere, quello di Salvini, che trova d’accordo anche la Merkel. Anche secondo la cancelliera, le riforme attuate dall’attuale esecutivo, sarebbero insufficienti.

La “campagna di Russia” vedrà nuove puntate. Salvini ha infatti detto che tornerà nella Federazione sempre più spesso. L’obiettivo è quello di incontrare di nuovo Vladimir Putin, con il quale già durante il vertice Asem a Milano aveva avuto modo di parlare.

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Lega Nord sulle orme del Front National

A chi paventa che il motivo principale per il quale la Lega Nord sia andata in Russia è quello di provare a ricevere finanziamenti russi, Salvini non fa mancare la sua risposta. Esclude tale ipotesi dalle motivazioni che lo hanno spinto ad andare in Russia, ma precisa che non accoglierebbe mal volentieri un “prestito conveniente” da parte di una banca russa. D’altronde sarebbe ripercorrere le orme dell’alleato Front National di Marine Le Pen che già ha fruito di finanziamenti russi. Pecunia non olet: “I comunisti sono andati per 50 anni a Mosca e tornavano coi valigioni pieni di soldi, e quei soldi andavano bene…” ha detto Salvini a Radio Padania. Ma ha ribadito nuovamente che è andato in Russia per  “incontrare una cinquantina di imprenditori italiani che sono disperati per le sanzioni e non capiscono perchè”. E ha aggiunto: “Noi siamo la formica che va a rompere le scatole all’elefante e poi muore la formica, speriamo che qualcuno a Roma se ne renda conto”.

Un rapporto, quello di Salvini con la Russia e con Putin, che secondo alcuni sarebbe stato favorito da Silvio Berlusconi. Ma in merito il leader della Lega ci tiene a precisare: “Sulla Russia abbiamo la stessa idea, ma ci muoviamo in modo autonomo”. Quella con lo zar Putin è un’amicizia da salvaguardare a tutti i costi e Salvini lo ribadisce anche nel video: “Non è il momento di fare guerra alla Russia”. Una strada che sembra voler percorrere anche l’Ue che, secondo quanto riferisce lo stesso leader della Lega, entro marzo rinnoverà le misure punitive contro Mosca. È dirimente, secondo Salvini, “riallacciare un dialogo con la Russia, non solo commerciale, ma anche culturale”. Motivo per il quale la Lega Nord ha già favorito la nascita nell’Italia settentrionale di associazioni sul modello Lombardia-Russia.

I risultati portati a casa da Salvini

Tirando le somme di questa sua seconda visita nella Federazione russa, Salvini dichiara: “Vado via con proposte di partnership concrete su alcuni fronti come turismo e agricoltura, proporremo agli imprenditori italiani di scommettere sul futuro ed investire al di là delle sanzioni”.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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