Elezioni Grecia: Syriza e Tsipras verso la vittoria

Pubblicato il 19 Gennaio 2015 alle 15:59 Autore: Redazione

Le ultime rilevazioni statistiche vedono Alexis Tsipras sempre più solo in testa alle preferenze dei greci in vista delle elezioni di domenica 25 gennaio.

Il sondaggio dei sondaggi

Secondo la media degli ultimi dati raccolti da 12 diversi istituti demoscopici, Syriza e di conseguenza il suo leader Tsipras sono in pole per conquistare la maggioranza del Parlamento greco e governare in solitaria.

A quanto si può leggere nel “sondaggio dei sondaggi”, pubblicato ieri dal quotidiano Ekathimerini, Syriza è al 34,7%, invece, i conservatori di Nea Demokratia si attestano al 30,2%. Al 7% c’è To Potami, formazione di centro. Mentre Alba Dorata arriva fino al 6,2%, il Pasok, partito socialista, si ferma al 4,7% delle preferenze. Alto il numero degli indecisi: sono l’11%. Questi restano l’unica ancora di salvezza per l’attuale premier Antonis Samaras.

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Secondo la legislazione elettorale vigente in Grecia, il partito che vince le elezioni beneficia del premio di 50 seggi in Parlamento. Sfiorando il 35%, Tsipras si appresta a raggiungere il suo obiettivo cioè governare da solo e, dunque, condurre i negoziati con la troika (Ue, Fmi, Bce) senza avere le mani legate da eventuali alleati.

La risposta di Juncker

Chiaramente la vittoria di Tsipras fa paura al fronte dell’austerity. Davanti a risultati così favorevoli per la forza politica greca che da sempre ha nel proprio programma la rinegoziazione del debito sovrano, il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker oggi ha avvertito il bisogno di ribadire che “il governo che uscirà dalle urne greche dovrà rispettare gli impegni presi da Atene e proseguire nelle riforme e nella responsabilità finanziaria” aggiungendo, inoltre, che “l’Europa sosterrà la Grecia, ma l’Europa si attende dalla Grecia il rispetto degli impegni presi”.

Dello stesso avviso Christine Lagarde, a capo del Fmi, che minaccia seri provvedimenti nel caso in cui la Grecia dovesse cambiare idea sui metodi di pagamento del debito. “Un debito è un debito” ha dichiarato Lagarde in un’intervista al quotidiano irlandese Irish Times.

 

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