Riforme, Renzi ai senatori Pd “Doveroso tenere dentro Forza Italia”

Pubblicato il 29 Aprile 2014 alle 11:20 Autore: Giuseppe Spadaro

Renzi ed il nodo riforme. Il premier ha incontrato in assemblea i senatori del Partito Democratico. “Siamo convinti dei punti fermi imprescindibili, ascoltiamo nel merito e nel metodo. Non accetto che qualcuno chiami autoritario chi non la pensa come lui”.

Matteo Renzi parlando di riforme all’assemblea dei senatori del Pd ha premesso: “Le riforme sono vittorie straordinarie”. Il premier è entrato nel merito dei singoli punti della riforma messa a punto dal governo e ora in discussione a palazzo Madama: “L’Italicum introduce per la prima volta il ballottaggio che fa chiarezza; l’abolizione del Cnel è un punto condiviso”, è stata la premessa. “Il fatto che il Senato si batta per abolire il bicameralismo perfetto è un punto di forza, c’è consenso anche sul no alla fiducia e sul no al voto di bilancio -ha spiegato il presidente del Consiglio-. Resta il tema della composizione: i 21 li rivendico, ma vedo che vengono considerati un’idea sbagliata. Obbediva all’idea di un Senato non solo come Bundesrat. Ma ne prendo atto”. Il premier ha sottolineato che “la composizione paritetica tra regioni e sindaci sarebbe stata un valore, l’avrei preferita, è coerente con la storia. Ma è un punto su cui possiamo discutere. Si può operare un riequilibrio”. Parole che trovano d’accordo anche l’esponente del Pd Vannino Chiti. “Stamani sono stati fatti dei passi seri in avanti; ci sono ancora dei nodi da scioglier, vediamo ora il testo base e gli emendamenti”.

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Asse con Forza Italia continua – “Tenere dentro Forza Italia è doveroso, vuol dire agli italiani che non ci stiamo scrivendo le regole da soli” ha spiegato il premier nel suo intervento.”Fare veloci è l’unico modo per dare un segnale di credibilità in Europa. Faremo tutti gli sforzi fino all’ultimo giorno per trovare un punto comune, altrimenti sono pronto a fare un passo indietro. A tutti i costi io non ci sto, o così o vado a casa”. Sul nodo dell’individuazione dei senatori faccio “una proposta di sintesi: non discipliniamo noi il modo con cui vengono eletti nelle regioni, potremmo lasciare alle singole regioni le modalità di individuazione dei consiglieri regionali”. “Procediamo con questa legislatura fino alla scadenza naturale”. Poi un commento sulle prossime Europee: “Le elezioni europee possono darci la possibilità di cambiare l’Europa” ora “è iniziato un percorso di redistribuzione e innovazione, se il Pd fa il Pd avremo un buon risultato”. Renzi invoca una “campagna elettorale chiara, dando una mano ai candidati sindaci”.

Delrio “Senato non sarà brutta copia della Camera” – Sulla riforma del Senato ha detto la sua anche il sottosegretario Graziano Delrio. “Stiamo cercando di trasformare il Senato – spiega –  non nella brutta o nella bella copia della Camera così da avere competenze diverse. l’essenziale è trasformare questo Senato in Senato delle autonomie -aggiunge – Si sta discutendo su come vengono eletti i senatori e noi rimaniamo convinti che eleggerli dentro l’elezione dei sindaci e dei consiglieri comunali eviti sovrapposizioni e ripetizioni”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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