Stipendio parlamentari: quanto guadagna (davvero) Di Battista?

Pubblicato il 14 Maggio 2015 alle 11:47 Autore: Redazione
Alessandro Di Battista: ecco quanto guadagna davvero

Nelle puntate dei talk show che hanno come ospite Alessandro Di Battista arriva sempre un momento in cui, a proposito degli stipendi dei parlamentari, il presentatore rivolge al deputato Cinque Stelle la fatidica domanda: “Ma lei, onorevole, quanto prende ogni mese?”. E’ successo da Vespa a Porta a Porta, da Porro a Virus su Rai2 e di recente anche da Del Debbio a Quinta Colonna su Rete4.

A questo punto gli occhi Di Battista si umettano come quelli del gatto con gli stivali di Shrek: “Percepisco tremila euro al mese netti, mentre i parlamentari degli altri partiti circa tredicimila, quattordicimila…”. E nello studio televisivo di turno paiono riecheggiare le note di Gabriel’s oboe di Ennio Morricone, la commovente colonna sonora del film The Mission che accompagna anche gli spot dell’OttoxMille alla Chiesa Cattolica.

I fatti, purtroppo per Di Battista, stanno diversamente. Basta andare su tirendiconto.it – sito utilizzato dai parlamentari del M5S per la rendicontazione di entrate e spese – e dare un’occhiata alle cifre per accorgersi che quello di Di Battista è un giochino semantico assai furbo. Sia chiaro: qui non si fa nessuno scoop. I dati sono online, chiunque può prenderne visione. E su Youtube già da tempo circolano video che evidenziano le omissioni di Di Battista sulla questione stipendio. Ma, come dicevano i latini, repetita iuvant.

Gli ultimi dati disponibili, relativi a febbraio 2015, ci dicono che Alessandro Di Battista ha percepito in quel mese uno stipendio netto di 5.246,55 €. Di questi, il deputato grillino ha restituito 2.035,39 €, tenendo per sé 3.211,16 €: ovvero i famosi “tremila euro al mese” di cui sopra.

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Come tutti i parlamentari, però, Alessandro Di Battista percepisce mensilmente anche diaria e rimborsi destinati alle spese generali e di esercizio del mandato, che per il mese di febbraio ammontano complessivamente a 8.062,39 €. Di questi, Di Battista ha tenuto per sé, spendendoli, 5.515,17 €, e ha restituito 2.546,65 €. Complessivamente, tra stipendio netto e rimborsi, Di Battista a febbraio ha restituito 4.582,04 €, tenendo per sé “solo” 8.726,90 € sui 13.308,94 € disponibili.

Il giochino semantico di Di Battista

Ora, dov’è lo scandalo? Da nessuna parte, anzi. A Di Battista – e a tutti i Cinque Stelle – fa onore un gesto come la restituzione di una parte delle proprie entrate mensili. Ma allora perché andare in tv a dire “io guadagno tremila euro al mese, mentre gli altri circa tredici-quattoridicimila” (come al minuto 00:26:55 della puntata di Virus dello scorso 12 marzo)?

Il trappolone semantico sta tutto qui: quando Di Battista parla di sé, menziona solo il netto del suo stipendio, tacendo sui rimborsi spese esentasse che comunque percepisce; al contrario, quando parla delle entrate degli altri, butta nello stesso calderone stipendio netto e rimborsi, dando allo spettatore l’impressione che i deputati della Casta guadagnino il quadruplo rispetto a lui e agli altri esponenti della scuderia Grillo.

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