Scontro Lega-Cei, Zaia: “Aprite seminari ai profughi”

Pubblicato il 10 Agosto 2015 alle 18:26 Autore: Francesco Ferraro
Il governatore del Veneto Luca Zaia

Scontro a distanza Lega-Cei sul tema immigrazone. “Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse”. A parlare è monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, il quale è tornato nuovamente ad esprimere la posizione della Chiesa Cattolica sulla questione dell’accoglienza dei migranti. Le parole del numero uno della CEI arrivano proprio nei giorni in cui fanno discutere le posizioni assunte da Beppe Grillo e da Matteo Salvini sul tema degli sbarchi dei migranti. Contro la Cei anche l’intervento del Governatore del Veneto Luca Zaia che accusa: “Aprite i seminari ai profughi”.

Salvini: “Chi difende invasione o non capisce o ci guadagna”

Lo stesso segretario della Lega Nord, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano online Affaritaliani.it, ha commentato duramente le parole di Galantino, inasprendo ancor di più i suoi rapporti con la Chiesa: “Chi difende questa invasione clandestina che sta rovinando l’Italia – ha detto Salvini – o non capisce o ci guadagna. Non si tratta di essere cattolici o no, si tratta di buonsenso. Sono felice del sostegno che arriva, a me e alla Lega, da tante donne e uomini di Chiesa senza le fette di salame sugli occhi e le tasche piene”, ha concluso Salvini.

Il segretario della Lega Matteo Salvini

Galantino: “Bisogna imparare a distinguere il percepire dal reale”

“Come Italiani dovremmo un poco di più imparare a distinguere il ‘percepire’ dal reale”, ha affermato monsignor Galantino intervistato da Radio Vaticana. “Noi qui sentiamo dire e sentiamo parlare di ‘insopportabilità’ del numero di richiedenti asilo: guardate, questo, secondo me, è un atteggiamento che, in questi giorni, viene purtroppo alimentato da questi quattro piazzisti”.

Il segretario Cei monsignor Galantino

Nel prosieguo dell’intervista, monsignor Galatino è voluto entrare anche nel merito della polemica dei giorni scorsi con Matteo Salvini sulla possibile accoglienza dei profughi all’interno del Vaticano. In riposta alle critiche del leader leghista, il capo della CEI ha riportato l’esempio dell’accoglienza dei profughi in Giordania, dalla quale è rientrato stamane.  “La Giordania –  ha spiegato – ha una popolazione che è di circa 6 milioni, 6 milioni e mezzo, ma sapete che lì ci sono due milioni e mezzo di profughi che vengono accolti?”. “Quello che distingue la Giordania, il Kurdistan iracheno e le altre zone che stanno accogliendo i profughi in questo momento dall’Italia, da noi è questo: non perché loro hanno più mezzi, probabilmente hanno solo un cuore un poco più grande”.

Zaia: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

Nello scontro Lega-Cei è intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia: “Rispetto la Chiesa, ma penso che usare termini come piazzisti e altre offese del genere sia prima di tutto un insulto ai cittadini che ci hanno eletto. Che oltretutto qui in Veneto sono quasi tutti fedeli. Ai vescovi che predicano accoglienza, compassione e solidarietà aggiungo: chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Zaia accusa: “A Treviso il prefetto aveva chiesto di accogliere i profughi in seminario, ma gli hanno riposto di no, anche se era semi vuoto. Li capisco perché due su tre di queste persone non sono profughi e non scappano da guerre. E la Chiesa attacca noi”.

Sulla Cei: “Ci ha sempre osteggiato”

Sulla Cei, aggiunge: “È una struttura che ci ha sempre osteggiato perché vede tutto solo dalle stanze di Roma e non ascolta i preti di campagna che sono in prima fila. Del resto, anche dentro la Conferenza episcopale abbiamo assistito ad accesi dibattiti da parte di diverse correnti di pensiero”.

Al Papa: “Convochi i preti di campagna”

Poi l’invito al Pontefice: “Il Papa è il rappresentante di Dio sulla Terra ed ha sempre ragione. Ma mi rivolgo con rispetto al Santo Padre. Convochi a Roma i preti di campagna in prima linea e non ascolti solo le voci dei vescovi. Lui che ci ha saputo sorprendere su tante cose, lo faccia. Vedrà che raccontano le stesse cose che diciamo noi. Forse al Papa nessuno ha spiegato che due su tre non sono profughi”.

Patriarca: “Lega vuole guadagnare voti su questione migranti”

Interviene nell’ennesima polemica tra Salvini e la Chiesa Edoardo Patriarca, Pd, vicepresidente della Commissione d’inchiesta sui migranti.  “Se c’è qualcuno che sulla questione immigrazione ci guadagna – ha detto Patriarca- quella è la Lega, che pur di avere qualche voto in più parla di emergenza e di respingimenti. I numeri degli sbarchi sono in sostanza in linea con lo scorso anno, ma la nostra linea è comunque chiara: maggiore aiuto da parte della Ue, redistribuzione a livello europeo degli arrivi, e, laddove non ci sono le condizioni per lo status di rifugiato, rimpatri con tutte le garanzie che la legge mette a disposizione. La Chiesa non guadagna nell’assistere i rifugiati, senza di esse molte comunità locali sarebbero in difficoltà. Ma Salvini fa finta di non sapere”.

L'autore: Francesco Ferraro

Classe 1991, romano, laureato in “Scienze Politiche e Relazioni Internazionali” all'Università “Roma Tre” con una tesi su Giorgio Napolitano, master in Comunicazione Politica all'Università di Urbino, attualmente segue il corso “Mass Media e Politica” dell’Università di Bologna - Campus di Forlì. Si occupa di politica interna, Quirinale e di comunicazione politica. Collabora con Termometro Politico dal 2015. Su twitter @franzifer
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