Ecco come non pagare legalmente il canone RAI

Pubblicato il 21 Ottobre 2015 alle 15:41 Autore: Martino Abbracciavento
abolizione canone rai

Si apre uno spiraglio per chi non volesse rassegnarsi a finanziare con 100 euro l’anno la Rai. Il nuovo canone rai dal 2016, come si apprende dalla nuova Legge di Stabilità, sarà rateizzato nella bolletta elettrica, e sarà onere del contribuente dimostrare che non è tenuto a pagare, salvo multe e addirittura denunce penali.

La condizione base per essere esentati dal canone Rai, ovviamente, è non possedere alcun televisore in casa, visto che il canone è una tassa di possesso di una televisione e non un’imposta d’uso. Anche chi evita i canali del servizio pubblico(RAI), ma comunque non vuole buttare via il televisore perché magari vede Mediaset, SKY, o reti locali, dovrà comunque pagare il canone.

Canone Rai, l’alternativa (legale)

Ma c’è un’alternativa meno radicale rispetto a rottamare il televisore. Nel testo prodotto dal Governo non c’è però alcun riferimento specifico al possesso di un computer o di un tablet o smartphone, su cui si possono vedere in streaming, quindi connettendosi semplicemente ad internet, si possono vedere tutti i canali della Rai e i tutti i principali network privati, senza pagare alcun tipo di canone.

La legge di Stabilità prevede che non si debba pagare la tassa sulla detenzione di “uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”. Un computer, un Ipad, o uno smartphone, dove si possono vedere i programmi tv in streaming, vanno considerati “apparecchi atti a ricevere le radioaudizioni”. Questo sta a significare che non si è tenuti a pagare nulla.

canone rai

A spiegarlo è la stessa Rai, nella sezione “Abbonamenti” del suo sito.

La domanda è: chi possiede solo un computer privo di sintonizzatore tv deve pagare il canone? Risposta della Rai: “NO. Perché solo apparecchi atti od adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone tv. Ne consegue che di per sé i computer, se consentono l’ascolto o la visione dei programmi radiotelevisivi via internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone”.

Quindi chi non ha intenzione di pagare la Rai, può semplicemente organizzarsi in casa con uno schermo PC e guardare la tv attraverso quello, e a quel punto né l’Enel né l’Agenzia delle Entrate potranno contestargli l’evasione del canone.

Tutto questo però si potrà fare legalmente con il testo attuale, a meno che il Governo, o il Parlamento, non specifichino nella legge che anche chi è in possesso di una connessione internet, su qualunque supporto digitale, è tenuto a pagare il canone Rai.

L'autore: Martino Abbracciavento