Elezioni Spagna: un governo senza Rajoy?

Pubblicato il 13 Giugno 2016 alle 18:46 Autore: Redazione
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Elezioni Spagna: un governo senza Rajoy?

La Spagna tornerà al voto giorno 26 giugno con il compito di sciogliere l’empasse che impedisce la formazione di un governo. Le ultime elezioni si sono svolte il 20 dicembre scorso: la tornata oltre a sancire la “fine” della tradizionale alternanza centrodestra/centrosinistra, infatti, ha consegnato il paese all’ingovernabilità. Per mesi le forze politiche nazionali hanno tentano invano di dare vita a un esecutivo ma nessuna di esse si è dimostrata abbastanza forte. Alla fine di un lungo valzer di veti incrociati, l’unica scelta possibile è stata quella di richiamare gli spagnoli ai seggi.

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Elezioni Spagna: un governo senza Rajoy?

Stando agli ultimi sondaggi, la prima forza politica del paese sarebbe ancora il Partido Popular, d’altra parte, il vantaggio del PP non sarebbe tale da garantirgli una maggioranza assoluta. Insomma, il pericolo di uno stallo politico simile a quello degli ultimi mesi rimane dietro l’angolo.

El Pais ha rintracciato il maggiore ostacolo allo scioglimento della matassa in Mariano Rajoy, leader del PP. Secondo gli ultimi dati elaborati dal quotidiano, addirittura, il 74% degli spagnoli sarebbe favorevole alla formazione di un governo a guida Popolare ma a condizione che Rajoy non figuri come premier. Lo stesso elettorato del PP  si è dichiarato in maggioranza a favore di questa possibilità.

Pur di assicurare un governo al paese, inoltre, anche l’elettorato di Socialisti e Podemos accetterebbe di buon grado l’appoggio a un governo con maggiore azionista il Partito Popolare ma con l’esclusione di Rajoy. In tale scenario, non stupisce il netto successo dell’ipotesi tra gli elettori di Ciudadanos, particolarmente “sensibili” agli scandali di corruzione al cui centro si è spesso trovato lo stesso Rajoy.

Nel caso si concretizzasse il “passo indietro” dell’ex premier e dando per scontato il buon risultato della formazione di Alberto Rivera nel quadro di un nascente “quadri-partitismo”, potrebbe essere proprio un asse PP-C’s a risolvere l’incognita che finora ha paralizzato la politica spagnola.

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