Sondaggi referendum costituzionale, sì in lieve vantaggio per Ixè

Pubblicato il 1 Ottobre 2016 alle 10:47 Autore: Giacomo Salvini
Referendum costituzionale, Ixè

Un’Italia spaccata in due. E’ questa la fotografia del sondaggio Ixè per Agorà sull’esito del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Secondo l’Istituto diretto da Roberto Weber, ad oggi il “Sì” avrebbe un lieve vantaggio sul “No” (38-36%) che, però, dalla settimana precedente recupera un punto percentuale da quel 27% degli elettori ancora indecisi. Quindi, ancora una volta sembra proprio che quel quarto di elettori che non sa ancora come voterà, potrà davvero essere l’ago della bilancia per il “Sì” o il “No”. Ed è proprio per questo che tutti i principali leader delle due fazioni – Maria Elena Boschi esclusa, almeno in Italia – sono scesi in campo in questi giorni per iniziare a convincere quella platea di elettori che probabilmente inizierà a pensare al referendum solo a pochi giorni dal voto.

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Referendum costituzionale, il nodo dell’affluenza

Ixè rileva una lievissima mutazione rispetto a una settimana fa per quanto riguarda l’affluenza. Ad oggi, a votare andrebbe il 53% degli aventi diritto contro il 54% della settimana scorsa. Probabilmente, con l’avvicinamento verso il 4 dicembre e con una campagna referendaria che si farà sempre più infuocata, queste percentuali potrebbero mutare soprattutto a favore di una maggiore affluenza. Questi valori, comunque, sono in linea rispetto a quelli relativi al referendum costituzionale del 2006, quando l’affluenza si attestò al 52,3%. E’ vero però che, al netto delle smentite di Renzi, il referendum di dicembre ha assunto un valore politico molto più forte rispetto a quello di dieci anni fa. E quindi, la consultazione di dicembre dovrà essere analizzata come una via di mezzo tra un referendum costituzionale e un’elezione politica vera e propria. Il fattore della partecipazione, comunque, rappresenta un aspetto fondamentale per entrambi gli schieramenti: da una parte Matteo Renzi dovrà ripartire dagli 11 milioni di elettori che hanno votato Pd alle europee del 2014 e cercare di pescare negli altri partiti per arrivare alla quota vincente di 16 milioni di elettori; dall’altra, il fronte del “No” può già contare sullo zoccolo duro dei 13 milioni di italiani che hanno votato “Sì” al referendum sulle trivelle contro l’esplicita richiesta del premier. Sarà un duello all’ultimo voto, e la partecipazione conterà davvero molto.

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Nota metodologica:

Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: 28/09/2016

Data di pubblicazione o diffusione: 30/09/2016

Popolazione di riferimento: popolazione residente in Italia, di 18 anni e oltre
Estensione territoriale del sondaggio: Nazionale (Italia)
Metodo di campionamento: Campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni rappresentativo rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza
Consistenza numerica del campione di intervistati, numero dei non rispondenti e delle sostituzioni effettuate: 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.085 contatti complessivi)
Rappresentatività del campione, inclusa l’indicazione del margine d’errore: Margine di errore (livello di rappresentatività del campione al livello di confidenza del 95%): ± 3,1 %
Metodo raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche su utenze fisse e cellulari (CATI/CAMI)

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L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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