Referendum: Agcom rileva tendenza generale per il “Si”

Pubblicato il 21 Ottobre 2016 alle 17:49 Autore: Alessandro Faggiano
Renzi, referendum, sondaggi

Referendum: Agcom redarguisce Mediaset per favorire il “Si”

Berlusconi si è schierato apertamente per il “No” al referendum. Ciò nonostante, sembra che le sue emittenti televisive – e rispettivi programmi d’informazione – abbiano una marcata tendenza nel favorire la scelta avversa al Cavaliere. A dirlo è l’ Agcom.

Referendum, Agcom: RAI tendente al “Si”, ma nella norma.

Si considera, ai fini della rilevazione, unicamente il tempo concesso all’ uno o all’altro bando. Esso si categorizza tra “notizia” (servizio informativo) e “parola” (di esponenti politici). La RAI non risulta sbilanciata, utilizzando il tempo concesso come variabile. Rainews si dimostra leggermente più sbilanciata a favore del “Si” (+5,3% sul no). Stesso discorso vale per TG2 (+6.6% per il si) e TG3 (+5% per si). Il TG1 non presenta differenze significative. L’ Agcom non ritiene che la differenza sia degna di nota. In ogni caso, segnala una “eccessiva presenza” dei leader istituzionali. Il riferimento a Boschi e Renzi è esplicito.

Referendum, Agcom: Mediaset redarguita, troppo inclinata verso il “Si”

Se la RAI rientra nei parametri dell’ Agcom, è Mediaset ad essere fortemente redarguita. il TG4 concede quasi il triplo del tempo ad esponenti del “si” (72,7%) rispetto a quelli del no (24,9%). Anche Studio Aperto (Italia 1) concede il 9% di tempo in più al “Si” (50,4% contro il 41,7% del “No”). Il TG5 va in controtendenza, dedicando un 6% di copertura in più al “No”. In termini di copertura, l’emittente di Berlusconi sembra “remare contro” il volere del Cavaliere. L’unico programma extra-TG  (di rete 4) che “spinge” fortemente per il “No”, è “Dalla vostra parte”, incentrato unicamente sul tema dell’immigrazione. La scena è dominata, normalmente, da esponenti di Lega, FI e FDI.

Referendum, Agcom: La7 spostata verso il “No”, Sky è “neutro”

L’unica emittente in controtendenza è La7 di Urbano Cairo, che concede un 9% di copertura in più al “No”. Ciò nonostante, il dato sul tempo di parola concesso è perfettamente equilibrato(40% per i “Si” e 39,3% per i “No”). Il risultato è corroborato dalla scelta di favorire il dibattito tra i due bandi. In merito alle altre grandi imprese dell’informazione, si registra la neutralità di Sky. Per l’emittente di Rupert Murdoch, un 23,3% degli invitati è “super-partes”. Si nota un sostanziale equilibrio, sia per notizie che per tempo concesso, ad ambo i bandi.

Agcom: la tendenza generale è per il “Si”

Ciò che si evince dalle ultime rilevazioni Agcom (che vanno dal 28 settembre al 16 ottobre) è la tendenza a favorire una maggior copertura per il “Si”. Gli stessi esponenti di governo (a partire da Renzi) sono stati redarguiti nel participare così intensamente a trasmissioni televisive. Il premier si atterrà al suggerimento dell’Agcom o continuerà, stoico, il suo tour per le principali emittenti televisive italiane?

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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