Unioni gay, pronto il testo di legge. Nella bozza, civil partnership alla tedesca e diritto alla reversibilità

Pubblicato il 16 Giugno 2014 alle 11:58 Autore: Carmela Adinolfi

Civil partnership su modello tedesco. Diritto alla reversibilità, alla successione, ai bandi per le case popolari e all’assistenza ospedaliera. Questo, in sostanza, il nucleo principale della legge sulle unioni gay allo studio del governo. Ad anticipare, stamattina, il contenuto del testo è l’Unità. Nel modello, secondo quanto riportato dal quotidiano, prevista anche la possibilità per un coniuge di adottare il figlio del partner per garantire “contiguità relazionale”. Una  stepchild adoption su modello inglese: sarà cioè possibile a uno dei soggetti della coppia gay adottare il figlio (anche adottivo) dell’altra parte dell’unione. Potrà “portarlo e andarlo a prendere a scuola, accompagnarlo e assisterlo in ospedale – si legge dalle anticipazioni de l’Unità – e continuare a fargli da padre/madre nel caso in cui il genitore naturale dovesse venire a mancare”. Non un vero e proprio via libera all’adozione tout court, ma pur sempre un’ apertura. Il disegno di legge prevede che le coppie omosessuali, recandosi in comune, possano iscriversi in un apposito registro dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Una formalità, questa, che consentirà alle coppie omosessuali di godere degli stessi diritti delle coppie eterosessuali. L’intenzione del governo è di approvare la legge subito dopo l’estate, magari già a settembre. In prima fila Renzi, che starebbe spingendo per un’approvazione in tempi brevi. Una vittoria – qualora andasse in porto la legge – non di poco contro per il Partito Democratico.

renzi gay pride ventennale roma

Solo pochi giorni fa, infatti, in occasione del Gay Pride di Roma del 7 giugno,  la comunità gay aveva rivolto un appello al premier Renzi: “Matteo mettici la faccia. Fuori i diritti” lo slogan con tanto di hastag e l’invito a presenziare alla manifestazione. Un invito rimasto inascoltato e un corteo senza la presenza di esponenti del governo. Ora la svolta. Con tanto di assenso di Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle riforme, da sempre impegnato sul fronte dei diritti delle coppie omosessuali. Dopo l’assenza – ufficialmente per “altri impegni” – del sottosegretario alla manifestazione di inizio giugno, ora la dichiarazione: “Inutile la contrapposizione ideologica, altrimenti non si arriverà mai a dare diritti agli omosessuali” ha spiegato Scalfarotto commentando le indiscrezioni dell’Unità. La legge interesserà solo le coppie omosessuali. Per le coppie eterosessuali non sposate, allo studio del governo un’altra forma di unione, i “patti di convivenza” con “diritti e doveri” diversi e  “meno pesanti di quelli matrimoniali”.

Carmela Adinolfi

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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