La mappa per il rischio terrorismo nel 2017, dopo l’attentato di Londra cambierà?

Pubblicato il 23 Marzo 2017 alle 11:18 Autore: Gianni Balduzzi
attentato di Londra, mappa del mondo a colori

La mappa per il rischio terrorismo nel 2017, dopo l’attentato di Londra cambierà?

L’attacco terroristico di Londra, che ha fatto finora 5 morti e molti feriti, tra cui due italiani, non ha meravigliato nessuno più di tanto. Purtroppo questa è la verità, considerando che non solo era l’anniversario del’attacco all’aeroporto di Bruxelles, ma che le modalità dell’attentato ricalcano quelle già utilizzate in Francia, Germania, Israele. Lupi solitari senza armi, solo con auto e coltello.

Metodi semplici, primitivi ma per questo insidiosissimi, imprevedibili.

Che scatenano il terrore come e più di altri attacchi più sofisticati. Per questo lo scorso anno c’è stato un calo del turismo proprio in Francia e Germania. Ma come si è visto questi terroristi possono colpire in questo modo ovunque. Anche in Italia

A questo punto dobbiamo aspettarci che tutti i Paesi occidentali, e non solo, siano dichiarati a rischio?

Regno Unito a rischio medio come l’Italia, cosa succederà dopo l’attentato di Londra?

La mappa di Red24 illustra come nel mondo possono essere divisi i Paesi in base al rischio terrorismo.

Naturalmente vi sono quegli Stati cui è meglio stare lontani, perchè in guerra o con situazioni di sicurezza molto precarie. Come Irak, Pakistan, Afghanistan, Siria, Somalia. Paesi che tutti conoscono per questi problemi.

Poi vengono quelli ad alto rischio e qui vengono quelli in cui in realtà molti si recano normalmente per turismo, Paesi vicini e anche del mondo ricco. Primo fra tutti la Francia, unico in Europa assieme al Belgio in questa categoria.

Vi è la Colombia in Sudamerica, per gli ultimi strascichi della lotta con le FARC. E poi tutto il Nordafrica tranne il Marocco, con Israele, Libano Turchia, e poi ancora l’India e l’Indonesia, tra i Paesi più popolosi del mondo.

L’Italia è come il Regno Unito tra i tantissimi Stati, la maggioranza, a rischio medio. Categoria in cui ricadono sia gli USA che la Cina che la Germania e la Spagna, nonchè la Russia, il Messico e l’Austrialia

Possiamo dire che quelli a basso rischio sono decisamente la minoranza. Il più grande è il Brasile, seguito dal Giappone. In Europa si deve andare a Est, tra Polonia, Paesi Baltici, Cechia o Slovacchia, o in Austria e Svizzera, per essere più tranquilli.

In Nordamerica il Canada.

La parte Sud del continente africano, pur tra gli enormi problemi di altro tipo, si pensi al Congo, appare piuttosto immune al terrorismo. E isole felici appaiono nella propria area Oman, Emirati Arabi, Qatar

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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