Sondaggi politici Winpoll: costi della politica, gli italiani non si fidano dei partiti (M5S compreso)

Pubblicato il 5 Aprile 2017 alle 09:38 Autore: Emanuele Vena
sondaggi politici winpoll - partiti e costi della politica

Sondaggi politici Winpoll: costi della politica, gli italiani non si fidano dei partiti (M5S compreso)

Il taglio dei costi della politica e dei privilegi della cosiddetta “Casta” resta un obiettivo arduo. Almeno stando all’ultimo sondaggio condotto da Winpoll, che analizza l’opinione degli italiani in merito alle iniziative concrete prese dai partiti politici per arginare il fenomeno.

Secondo Winpoll, ad ormai 10 anni dall’uscita del famoso libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella – che suscitò scalpore, illustrando gli sprechi della classe politica – la situazione non è cambiata. A pensarla così è la maggioranza assoluta degli italiani. Ma c’è un ulteriore 21% che pensa che lo scenario sia addirittura peggiorato.

sondaggi politici winpoll - casta

Sondaggi politici Winpoll: plebiscito contro i vitalizi

Lo scottante tema dei vitalizi dei parlamentari registra un’opinione quasi plebiscitaria. Oltre 8 italiani su 10 contestano la possibilità di acquisire un tale privilegio al raggiungimento dei 65 anni dopo appena 4 anni e mezzo da parlamentare. A difendere la misura è invece appena il 13% del campione.

sondaggi politici winpoll - parlamentari e vitalizi

Il pessimismo degli italiani sul tema dei costi della politica è ancora maggiore con riferimento ai partiti. Secondo Winpoll, infatti, non vi è nessuna formazione in grado di far sperare l’elettorato. Nello specifico, quasi 4 italiani su 10 la pensano così.

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Sondaggi politici Winpoll: nessun partito è particolarmente credibile, soprattutto a destra

Il partito considerato più attivo è ovviamente il M5S, che della battaglia agli sprechi della politica ha fatto uno dei propri cavalli di battaglia. Tuttavia, solo il 22% degli italiani vede nei pentastellati il baluardo della lotta alla “Casta”. Un dato decisamente superiore a quello degli altri partiti ma ampiamente inferiore all’attuale bacino elettorale del M5S, quantificato attorno al 28-30%. A testimonianza di come anche una parte dello stesso elettorato grillino nutra dubbi sull’effettivo impegno del Movimento sul tema.

Ed a proposito dei principali schieramenti tradizionali? Stando a Winpoll, il centrosinistra risulta complessivamente molto più credibile del blocco conservatore. L’11% degli italiani crede che sia il PD il partito su cui puntare per la lotta agli sprechi della politica. Un valore comunque molto più basso rispetto all’attuale consenso elettorale dei dem. Al dato si aggiunge un ulteriore 11% di fiducia nei confronti degli altri partiti di sinistra.

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Molto più basso invece l’endorsement nei confronti del centrodestra. Solo il 5% degli italiani ritiene che possa essere la Lega Nord il partito in grado di dare un taglio ai costi della politica. Peggio ancora va a Fratelli d’Italia, che registra il 3% del consenso. Ma il dato peggiore riguarda Forza Italia. Pur accreditato di un consenso elettorale che si aggira tra l’11 ed il 13%, il partito di Berlusconi viene considerato scarsamente credibile nella lotta ai privilegi. A ritenerlo la formazione su cui puntare è infatti appena un italiano su 100.

Nota informativa

Sondaggio condotto il 30-31 marzo 2017. Campione: 1200 casi rappresentativi della popolazione italiana: Metodologia: CAWI. Margine di errore (con livello di confidenza 99%) su 1200: ± 1.93%

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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