Louis Vitton Cup finale seconda regata

Pubblicato il 20 Agosto 2013 alle 10:03 Autore: Stefano Merlino

FORZA LUNA ROSSA. Alla Louis Vuitton Cup si è visto davvero di tutto.

La finale tra l’italiana Luna Rossa e i neozelandesi di Emirates Team New Zealand è, finora, caratterizzata dall’imprevedibilità.

Se durante la prima regata era toccato al catamarano di Patrizio Bertelli, che aveva danneggiato il sistema che alza e abbassa la deriva, stessa sorte è toccata ai Kiwi alla seconda regata.

E’ un guasto al sistema idraulico a portare Luna Rossa alla vittoria,la seconda in 13 anni di regate contro i temibili neozelandesi.

Ora è 1 a 1, un pareggio che dà fiducia all’equipaggio italiano, che tra l’altro ha ricevuto la visita di Matteo Renzi.

La nebbia si abbatte sulla baia di San Francisco, dove il vento soffia da sud-ovest a 16-17 nodi. Luna Rossa parte in leggerissimo ritardo rispetto al catamarano neozelandese a causa di un piccolo problema all’ala che, comunque, non ne pregiudicherà la regata.

Alla prima boa di disimpegno Emirates Team New Zealand è avanti, ma davvero di pochissimo, sul catamarano italiano che non vuole regalare nulla.

Non a caso entrambi gli scafi navigano di poppa con una velocità molto simile, anche se la distanza tra i due al gate di poppa è di circa 300 metri. Quasi 23’’: una beffa per Luna Rossa che ben aveva figurato, mettendo in difficoltà l’avversaria.

I neozelandesi gustano già il sapore della vittoria, sofferta, ma qualcosa va storto e il loro entusiasmo diventa repentinamente rabbia mista a delusione per l’occasione persa. In prossimità del gate di bolina Emirates Team New Zealand riporta infatti un danno al sistema idraulico e la sua velocità, che era di circa 32 nodi, passa a 8.’ ritiro per il catamarano neozelandese.

Luna Rossa passa e taglia la linea d’arrivo per prima, in 25’ e 34’’, con una velocità media di quasi 27 nodi. Sognare, dopo quanto visto in queste due regate, diventa più che doveroso per l’equipaggio italiano.

“Oggi è toccato a loro avere un inconveniente tecnico ma noi siamo migliorati molto e non siamo lontani. Questo ci ha consentito di cogliere l’opportunità e di sfruttare questo imprevisto che, per una volta, è stato favorevole a noi”.

Professa prudenza lo skipper Max Sirena, ma dalle sue parole è evidente quanto ci creda in un’impresa che sarebbe storica per la Vela Italiana. E se la fortuna aiuta gli audaci.

Intanto il vento forte sull’Oceano di San Francisco ha spinto gli organizzatori a posticipare di qualche ora la terza e la quarta regata, che inizieranno lunedì a partire dalle ore 22,00 italiane.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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