Roma, arrestato vicepresidente Casapound Berlusconi sui “forconi”: “Ragioni profonde”

Pubblicato il 14 Dicembre 2013 alle 19:00 Autore: Gabriele Maestri
simone di stefano grande arrestato vicepresidente casapound

Roma, arrestato vicepresidente Casapound. Berlusconi sui “forconi”: “Ragioni profonde”

Nuova giornata di scontri con le forze dell’ordine, anche se stavolta i “forconi” non c’entrano. Il tutto, in particolare, è accaduto a Torino e a Trieste durante manifestazioni legate al lavoro o con la tensione causata da cortei di forze politiche contrapposte. Il bilancio complessivo è di alcune persone fermate e di qualche ferito.

A Torino, dopo una manifestazione dei sindacati confederali a sostegno del lavoro, è sceso in piazza un corteo di studenti pronti a manifestare per il diritto allo studio: quando il corteo è arrivato in piazza Castello (dove già c’erano stati scontri con i rappresentanti dei “forconi”), alcuni giovani hanno preso l’iniziativa, lanciando vernice contro le forze dell’ordine e prendendo di mira anche l’edificio sede della Regione.

torino cortei berlusconi sui "forconi"

Gli agenti di polizia hanno sequestrato cassette che, oltre alle bombe di vernice, contenevano buste piene di plastica gialla triturata, pronte per essere lanciate contro le forze dell’ordine. In ogni caso, sono state fermate quattro persone, mentre i feriti sono due; non manca di protestare Ezio Locatelli (Prc), secondo il quale le forze dell’ordine avrebbero reagito in modo sproporzionato, coinvolgendo anche “giovani che non avevano nulla a che vedere con le manifestazioni”.

A Venezia, invece, la tensione è stata creata dalla coesistenza di due cortei di natura decisamente opposta. Da una parte, infatti, hanno sfilato i giovani dei centri sociali, dall’altra gli aderenti a Forza Nuova. I manifestanti hanno lanciato fumogeni e bombe carta e la polizia, in risposta, li ha caricati; non sono mancati però episodi più gravi, come lanci di transenne e bidoni dei rifiuti. Due giovani antagonisti sono stati fermati, mentre si parla di circa dieci poliziotti feriti o contusi.

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BERLUSCONI: “RAGIONI PROFONDE” DIETRO I FORCONI – Non ha perso tempo Silvio Berlusconi e ha tenuto a far sapere la sua opinione sui disordini e sulle manifestazioni che in questi giorni stanno scuotendo l’Italia: “Questa rivolta dei forconi – ha detto in una telefonata alla sede Fi di Dozza – è un sintomo grave di una crisi vera, con ragioni profonde”. Parlando della sua vicenda personale, Berlusconi ha ribadito come “La sinistra e il suo braccio giudiziario” lo abbiano reso incandidabile, ma sia ancora necessario convincere gli “indecisi”, che sono “tantissimi”, e quelli che hanno scelto Grillo e la sua “anti-politica distruttiva e giustizialista”.

ARRESTATO VICEPRESIDENTE CASAPOUND – La Digos ha arrestato il vicepresidente di Casapound Simone Di Stefano, accusato di furto pluriaggravato. L’arresto è arrivato dopo un blitz a Roma davanti a una delle sedi dell’Ue, quando Di Stefano aveva cercato di rimuovere la bandiera europea dal palazzo di via IV Novembre. Una decina di militanti sono stati denunciati con lui per concorso nel furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non prevvisata.

simone di stefano casapound

Tutto è iniziato quando circa cento attivisti di Casapound – che appoggiano i Forconi – si sono avvicinati all’entrata di uno dei palazzi della Ue in via IV Novembre e hanno preso una scala per raggiungere la bandiera Ue esposta all’esterno e staccarla. La polizia aveva già intercettato dei manifestanti vicino a via Nazionale; davanti alla sede ha caricato i contestatori per disperderli, fermandone poi alcuni di loro. Di Stefano, però, è riuscito ad arrampicarsi su uno dei balconi del palazzo, ha staccato la bandiera e l’ha gettata agli altri militanti. La polizia ha poi  restituito l’insegna, mentre ha sequestrato la scala usata dai manifestanti.

Nel frattempo il movimento dei Forconi si è dato appuntamento mercoledì alle 15 in piazza del Popolo. “Niente cortei – spiega Danilo Calvani – la situazione è troppo incandescente e vogliamo evitare disordini nel rispetto delle forze dell’ordine e della città di Roma. I presidi rimarranno attivi in tutta Italia. Mercoledì sarà una festa di popolo”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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