Grillo: “Siamo i nuovi partigiani, domani sarò a Roma”

Pubblicato il 30 Gennaio 2014 alle 19:09 Autore: Alessandro Genovesi

Beppe Grillo solidarizza con i parlamentari del Movimento 5 Stelle, autori in queste ore di una vera e propria bagarre in aula sul decreto Imu-Bankitalia, che ha causato il blocco delle commissioni.  Il leader del M5S invia, attraverso il blog, un messaggio di solidarietà, nel quale tocca tutti i punti controversi degli ultimi giorni, a cominciare dalla legge elettorale. “Per vedere dove andrà a finire questo Paese guardo il mare, guardo un po’ l’orizzonte – scrive Grillo -. Vedo delle cose che non so neanche come interpretare. Siamo nella metafisica. C’è una legge elettorale fatta da un pregiudicato insieme a una specie di cartone animato (Renzi, ndr) e Verdini. Come si fa a pensare di fare una legge elettorale fatta da Verdini e da Berlusconi?”.

“E’ una legge fatta per tagliare fuori il MoVimento 5 Stelle, l’ha detto anche il Ministro Mauro, se l’è fatto scappare a Porta a Porta, poi se n’è accorto, si è fermato, tutti gli altri hanno cambiato subito argomento. Una legge elettorale così non l’ha fatta neanche Acerbo al tempo del fascismo, che c’era un premio di maggioranza inferiore a questo”.

Poi un attacco a Laura Boldrini, Presidente della Camera: “Ho visto l’incompetenza della Boldrini, non riesce a gestire l’Aula. Ho visto quelli che cantavano “O Bella Ciao” mentre davano sette miliardi e mezzo alle banche. Se avessi fatto la Resistenza non so come la prenderei: sentire questo inno lì dentro, in quel momento lì! Fanno i giochini da bambini scemi. Cambiano le parole. Fanno i pacchettini di democrazia, come il pacchetto con dentro l’Imu insieme alla Banca di Italia, o voti tutti e due o sennò sei un rivoluzionario”.

grillo

In merito alla schiaffo ricevuto dalla deputata Loredana Lupo, Grillo se la cava con una battuta: “La violenza è brutta, e io dico che ha fatto malissimo la nostra Loredana Lupo a scagliarsi con il viso contro il dorso della mano del questore Dambruoso. Avrà avuto dei danni alla mano, mi dispiace, poverino! Ci dica che danni ha avuto che lo risarciremo nella mano. La stampa gli dice bravo, ‘hai fatto bene'”.

Infine l’accorato appello: “Noi affronteremo tutto, andiamo avanti e continuiamo a andare avanti. La democrazia non c’è più, sostituite la parola democrazia con governabilità. La dittatura della governabilità. È un momento strano, noi ci siamo in mezzo, noi siamo gli acceleratori di un processo che ormai è stato attivato. Io voglio un orizzonte per l’Italia e lo troveremo andando in Europa e cambiando gli accordi. Li cambieremo là, rivedremo tutta la posizione dell’Italia là. Per adesso ci stiamo svendendo tutto, attraverso questa classe politica e economica che va sostituita e spazzata via.  Io vengo domani lì, a Roma, ad abbracciarvi, perché siete dei guerrieri meravigliosi”.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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