Sardegna al voto, Berlusconi attacca la Murgia: “Da piccola giocava coi trenini”

Pubblicato il 15 Febbraio 2014 alle 15:36 Autore: Daniele Errera

Mentre le vicende del governo nazionale sono in fermento, in Sardegna la campagna elettorale si è conclusa dopo un mese e mezzo di battaglia politica. Domani, domenica 16 febbraio, si dovrà decidere fra sei aspiranti candidati alla carica di Presidente della Giunta Regionale.

Urne aperte dalle ore 06:30 fino le 22:00. Meno di un milione e mezzo gli elettori chiamati a votare per il rinnovo del Consiglio Regionale e per l’elezione del Governatore. I candidati alla carica più importante sono sei: cinque uomini ed una donna. Il centrodestra presenta Ugo Cappellacci, forzista cinquantaquattrenne, già Presidente uscente (venne eletto nel 2009 col 51,88%, ndr).

Il centrosinistra gli contrappone Francesco Pigliaru (Pd), economista e docente universitario a Cagliari, vicino a Renato Soru (contribuì alla stesura del programma elettorale dell’ex Presidente della Regione nel 2004) tanto da diventare assessore al bilancio, fino alle dimissioni – datate 2006 – per divergenze col Governatore.

Candidati minori i restanti quattro: Pier Francesco Devias, filosofo nuorese, candidato del  Fronte Indipendentista Unidu. Michela Murgia, vincitrice quattro anni fa del premio letterario ‘Campiello’, il suo romanzo “Il mondo deve sapere” è stato ripreso per la sceneggiatura del film “Tutta la vita davanti”, di Paolo Virzì. Capo coalizione del cartello Sardegna Possibile, è sostenuta da tre liste: Comunidades, Gentes e ProgRes. Mauro Pili, classe 1966 con un passato in Forza Italia, è stato già Governatore nel 1999, viene sostenuto dalla coalizione ‘Popolo sardo’, composta da Unidos, Mauro Pili presidente, Fortza Paris e Soberania. L’ultimo candidato è Gigi Sanna, ex insegnante di latino e greco al liceo De Castro di Oristano, è il leader del Movimento Zona Franca.

murgia

La campagna elettorale si è caratterizzata per alcune particolarità: anzitutto la mancata corsa del Movimento 5 Stelle. I ‘grandi assenti’ avevano ottenuto, nell’isola, il 30% circa alle elezioni politiche di febbraio 2013. Una battaglia interna al meetup, però, ha creato le condizioni per la divisione del Movimento in Sardegna. Grillo, conseguentemente, non ha concesso l’utilizzo del simbolo e quindi il M5S risulta assente a queste elezioni. Anche il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano non partecipa alle elezioni regionali. Del resto il Pdl sardo si è completamente trasformato in Forza Italia e il Ncd non è riuscito ad attrarre figure di peso, preferendo così non presentarsi.

Ma a catalizzare l’attenzione è stato, ancora una volta, Silvio Berlusconi. Arrivato ad Arbrea per chiudere la campagna elettorale del suo candidato, Ugo Cappellacci, il Cavaliere ha affermato come per i sardi: “Non c’è bisogno di convincerli, sono già convinti, sanno già chi votare”. Poi, dopo alcune battute ed una gaffe sulle ‘olgettine’, ha attaccato frontalmente la Murgia: “Ho saputo che la signora Murgia ha già presentato la sua Giunta, e si è tenuta lei l’assessorato dei trasporti, forse da piccola giocava con i trenini. Ma lei è una che ha insegnato l’odio”.

Alessandro Genovesi




L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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