Renzi a Treviso per la prima uscita ufficiale. “Ripartire dalla scuola”. Proteste dei ‘Forconi’

Pubblicato il 26 Febbraio 2014 alle 10:35 Autore: Redazione
renzi a treviso per la prima visita da premier

Oggi è in programma la prima visita di ufficiale per Matteo Renzi nella nuova veste di Presidente del Consiglio, prima tappa di un tour che porterà il neo premier in diverse scuole e Comuni di tutta Italia.

Lo scenario del primo incontro è il Nordest, ed il teatro è Treviso. Dopo una visita ad una scuola del quartiere S. Liberale, Renzi proseguirà la sua visita incontrando prima i sindaci della zona e poi gli imprenditori locali ed i lavoratori di Electrolux. Con il premier anche il neo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ed il nuovo responsabile del dicastero del Lavoro, Giacomo Poletti.

Renzi a Treviso

Renzi a Treviso

Il primo incontro è iniziato poco prima delle 9 con gli alunni delle scuole medie Coletti, in cui Matteo Renzi ha lasciato i giornalisti fuori dall’Auditorium. Circa quaranta minuti di discorso, in cui Renzi garantisce maggior “attenzione al mondo scolastico”, mentre il ministro Giannini, parlando ai microfoni dei giornalisti all’uscita, conferma con un “siamo messi male” l’urgenza del problema delle scuole. Alla fine dell’incontro, per Renzi strette di mano con la folla ma anche cori di protesta da parte di un gruppo di manifestanti: “senza fondi la scuola affonda” è lo slogan lanciato dagli operatori scolastici, presenti all’esterno dell’edificio scolastico con bandiere e striscioni. Meno teneri i manifestanti di Forza Nuova, presenti con uno striscione emblematico: “Dopo Monti e Letta ecco Renzi: la terza marionetta!” Questo il primo tweet di Renzi dopo l’incontro con gli alunni

La seconda tappa della visita a Treviso del premier è in centro città, nella sede dei musei civici di Santa Caterina, teatro dell’incontro di Renzi con i sindaci della zona. Ad attendere Renzi all’esterno anche un sit-in dei Forconi, intenti a cantare l’inno nazionale. “Vogliamo il voto”, “basta dittatura e morti sul lavoro”: questa la rabbia espressa dai manifestanti. Lanci di arance ed urla verso il premier, etichettato anche come “massone”. Attimi di tensione, con la polizia impegnata a sedare gli animi. Tra i manifestanti, presenti anche i “Serenissimi”, indipendentisti veneti.

Sbloccare i fondi, stop al patto di stabilità, snellire la burocrazia, tagliare le tasse. Sono queste le richieste principali fatte dagli amministratori locali al Presidente del Consiglio, che ascolta e prende appunti. Al tavolo dei relatori dell’incontro sono presenti il Governatore Luca Zaia, il presidente della Provincia Muraro ed il sindaco di Treviso Manildo. Nel frattempo il ministro Poletti conferma l’intenzione di tagliare del cuneo fiscale, per una cifra che si aggira sui dieci miliardi di euro. Renzi assicura l’intenzione di rimuovere i vincoli del patto di stabilità – assicurando per esempio la possibilità di sforare il patto per interventi urgenti sulla scuola, previo una sorta di censimento da attuare entro il 10 marzo per capire quanto è possibile sforare – mentre Zaia chiede che le tasse pagate dai veneti rimangano nella Regione. Dal premier via libera anche all’applicazione dei costi standard – per un federalismo fiscale che non sia più “una barzelletta” – e l’impegno a presentarsi all’incontro bilaterale del 17 marzo con la Merkel con il Jobs Act pressoché pronto.

Tra le prime reazioni arriva quella dell’ex “sceriffo” di Treviso, l’ex sindaco leghista Giancarlo Gentilini: “Renzi è l’espressione di Napolitano e quindi non rappresenta il popolo italiano, perciò non lo seguirò mai”, mentre Laura Puppato, senatrice PD, respinge le critiche di chi accusa Renzi di essere a Treviso per campagna elettorale.

Il premier si sposta a piazza Rinaldi, per l’incontro con gli imprenditori. Renzi ribadisce l’impegno a tagliare 10 miliardi di tasse. Si parla di un taglio del 30% dell’IRAP. Ottimista l’imprenditore Luciano Benetton, per il quale “l’importante è che Renzi mantenga le promesse fatte”.

Luciano Benetton, presente all'incontro tra Renzi e gli imprenditori

Luciano Benetton, presente all’incontro tra Renzi e gli imprenditori

Nel frattempo Simonetta Rubinato, ex senatrice PD e sindaco di Roncade, annuncia l’annullamento dell’incontro del premier con la rappresentanza sindacale di Electrolux. L’incontro è saltato ufficialmente per motivi di sicurezza. Conferme anche da Vincenza Scarpa, sindaco di Susegana, che comunica lo spostamento dell’incontro per metà settimana – tra mercoledì e giovedì prossimo – a Roma.

Ora tocca ai giornalisti: è tutto pronto per la conferenza stampa di Matteo Renzi, in compagnia dei ministri Giannini e Poletti. Conferenza molto breve, in cui Renzi sottolinea di essere “consapevole del durissimo lavoro da fare”. Riguardo al taglio delle tasse il premier conferma i numeri circolati ma non si sbilancia sulle modalità, lasciando aperta l’alternativa tra un taglio all’IRAP oppure uno sgravio IRPEF per i lavoratori, con l’obiettivo finale di “rimettere i soldi nelle tasche dei cittadini”. Sintetico il giudizio sulle proteste di Forza Nuova e Forconi: “contestazioni? ci sta”. Renzi conferma anche l’intenzione di modificare i vincoli del patto di stabilità interno e lo spostamento dell’incontro con i lavoratori Electrolux. Pronto anche l’avvio, in collaborazione con il ministro Giannini, di un grande progetto di ristrutturazione dell’edilizia scolastica – “uno dei motori di sviluppo dei prossimi anni” – per il quale “il 70% dei sindaci trevigiani mi ha già presentato un progetto pronto”.

A breve l’ultimo incontro, all’H Farm di Roncade, luogo simbolo per le start up e l’innovazione.

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