Storace attacca Alfano “Smemorato racconta balle”

Pubblicato il 31 Marzo 2014 alle 12:10 Autore: Massimo Borrelli

Francesco Storace dopo aver accettato l’invito di Berlusconi e riportato La Destra nella coalizione di centrodestra guidata da Forza Italia reagisce ad Alfano che ha commentato negativamente il ritorno de La Destra nel perimetro della coalizione “segna, insieme con la nascita del Ncd, la perdita di attrattiva nei confronti dell’elettorato moderato che non vede più in loro lo slancio riformatore”.

Storace ha risposto ad Alfano a stretto giro di posta: “Angelino Alfano deve avere qualche problema di memoria. Attacca ogni giorno Berlusconi dimenticando quando lo venerava. Giura di essere nel centrodestra ma gli italiani lo vedono governare col centrosinistra”.

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Francesco Storace sul portale de ‘Il Giornale d’Italia’ scrive: “Ora, ne ha detta un’altra, a Repubblica, che francamente suggerisce immediate cure mediche, per una forma di disturbo che evidentemente gli provoca difficoltà nei ricordi. Pur di contestare sempre, il leader – si dice così – del Nuovo centrodestra, risponde al cronista che lo interroga sull’intesa tra noi e Forza Italia in questo modo letterale, immagino senza nemmeno arrossire: ‘Ora si aprono le porte a chi, dodici mesi fa, non veniva incluso nemmeno nella coalizione’. Sarei io, che ci sto dal ’94 (salvo l’anno tra il 2008 e 2009 in cui fui messo alla porta per volontà di Fini…). Sarebbe facile ironizzare sulle porte girevoli che caratterizzano chi ha preso voti e posti con Berlusconi e poi lo ha mollato per restare al governo con chi aveva combattuto – credo che nemmeno Renzi, dodici mesi fa, fosse ‘incluso nella coalizione’ – ma è preoccupante la smemoratezza del Leader”.

“Qualcuno lo soccorra: era il 21 febbraio 2013 – vero, tredici mesi fa e non dodici – quando Alfano teneva un comizio a Roma, salone delle Fontane dell’Eur, a sostegno della mia candidatura alla presidenza della regione Lazio. Di grazia, ero o no in coalizione? Ne ero alla guida o ospite? Quei cinquantamila voti nel Lazio presi in più alle regionali rispetto alle politiche furono una colpa o un merito? In alcune occasioni mi è capitato di vedere Alfano con i giornalisti brillante e interessante. Diciamo che ha preso una china che lo trascina molto in giù. Succede quando si ricorre a balle evidentissime” conclude.

 

L'autore: Massimo Borrelli

Nato a Salerno, laureato in Giurisprudenza, ho frequentato il Master in Diritto delle Telecomunicazioni a Madrid. Da sempre appassionato di Politica e Web, sono riuscito a conciliare queste due passioni dedicando il mio tempo libero al Termometro Politico, testata online indipendente e senza bandiere. Seguilo su Twitter @borrellimassimo e su G+ Massimo Borrelli
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