Sondaggio IPR per Tg3: Forza Italia in calo, è Grillo l’unica vera opposizione

Pubblicato il 8 Aprile 2014 alle 14:20 Autore: Stefano Silvani

Sondaggio IPR per Tg3: Forza Italia in calo, è Grillo l’unica vera opposizione

Il sondaggio Ipr condotto per il Tg3 rileva le intenzioni di voto per le prossime elezioni Europee, che rispecchiano alcune tendenze dei cittadini Italiani mostrate esplicitamente dal sondaggio stesso: oggi la sola vera alternativa al governo è il Movimento 5 Stelle, che rimane stabile e forte nelle intenzioni di voto e non accenna a perdere il terreno guadagnato grazie ai delusi dalla politica, ma anzi si afferma sempre più come secondo partito essendo ormai poco intaccato da Forza Italia.
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Effettivamente oggi il 60% dei cittadini intervistati da Ipr pensa che Grillo sia l’unica vera opposizione al Governo Renzi, mentre Forza Italia è vista più come un “alleato esterno” che pur non partecipando formalmente alla maggioranza ne è di fatto una collaboratrice stretta. Il giudizio è condiviso anche dagli elettori di FI che vedono positivamente la collaborazione di Berlusconi col Governo (al contrario degli elettori PD), ma intanto Forza Italia perde mordente nelle intenzioni di voto e cede un punto percentuale fermandosi al 20%, mentre il Movimento 5 Stelle rimane stabile al 23% ed il PD cresce nuovamente, spinto dall’accelerazione di Renzi sulle riforme, e raggiunge il 30,5% dei voti.

Sondaggio Ipr per Tg3, intenzioni di voto per le Europee.

Sondaggio Ipr per Tg3, intenzioni di voto per le Europee.

Anche il Nuovo Centrodestra di Alfano, alleato con l’UDC di Casini, riuscirebbe ad ottenere un risultato soddisfacente con il 6%, e insieme a Lega Nord supererebbe la soglia di sbarramento del 4% che perette di eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo. Sotto l’asticella rimangono invece Fratelli d’Italia (3,7%), Scelta Europea (3,7%) e Lista Tsipras (3,5%), anche se tutti sono in leggera crescita, e gli altri partiti minori otterrebbero complessivamente il 5,1%. L’area del non voto rimane stabile, con gli indecisi al 15% e gli astenuti al 35%, e rappresenta quindi la metà esatta dell’elettorato secondo il campione preso in esame da Ipr.

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