Il patron di Eataly, Farinetti incita il premier: “Renzi dia ancor due tre bastonate grosse”

Pubblicato il 25 Agosto 2014 alle 16:55 Autore: Emanuele Vena
Oscar Farinetti Eataly

Oscar Farinetti è da sempre un fermo sostenitore di Matteo Renzi. Il presidente di Eataly, ospite al Meeting di Rimini, incita il governo e il premier a continuare con il proprio operato riformatore. “In questi primi sei mesi il governo Renzi ha fatto tre o quattro mosse giuste. Adesso – aggiunge Farinetti – c’è bisogno che dia ancora due o tre bastonate grosse sul buon esempio. Per esempio stabilire definitivamente già domattina un tetto massimo agli stipendi dei politici, abolire le Regioni autonome, mettere un tetto massimo alle pensioni che devono essere uno strumento per continuare a vivere decentemente non per arricchirsi”.

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Sul fronte della spesa previdenziale, dice Farinetti, “ci sono 600 mila pensioni in Italia oltre i tremila euro, con una media di 4.300 euro; 200 mila pensioni oltre i 5000, con una media di 7.300 euro; 1.200 pensioni oltre i diecimila euro, con una media di 16.000 euro. Se noi mettessimo un tetto di tremila euro netti, che consentirebbe di vivere, – è la sua proposta – il gap fa 22 miliardi, tanti soldi”. “Noi imprenditori dobbiamo dare il buon esempio – aggiunge- bisognerebbe aggravare le tasse a chi distribuisce gli utili e sgravare da matti le tasse degli imprenditori che lasciano tutti gli utili in azienda per creare nuovi posti di lavoro e sviluppo. Aumentare il gap tra chi ha coscienza civica e chi non ce l’ha”. Per il presidente di Eataly, “servono mosse di buon esempio da un lato e dall’altro. Mosse sull’economia: la politica deve lavorare attraverso leve fiscale. Anche i media devono lavorare meglio sull’opinione pubblica perchè hanno responsabilità sull’opinione pubblica. Parlano molto di gossip e poco di sostanza”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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