Emilia Romagna, la rivincita dell’epurato Favia: “Presento la mia lista. Grillo danno per la democrazia”

Pubblicato il 13 Ottobre 2014 alle 17:06 Autore: Giuseppe Spadaro
Giovanni Favia, M5S

Giovanni Favia, epurato dal M5S, si è ripreso la sua rivincita lanciando la raccolta di seimila firme, per sostenere le candidature in Regione  “Liberi Cittadini per l’Emilia Romagna”,  federazione di liste civiche nata “per creare una vera alternativa a questa amministrazione stagnante e per portare in Regione l’esperienza di una lista fatta interamente di soggetti civili”, come ha detto in conferenza stampa lo stesso Favia che però non figura tra i 26 nomi in lizza. Il candidato alla presidenza della Regione è Maurizio Mazzanti, consigliere comunale di Budrio che nel 2012 aveva già dato vita alla lista “Noi per Budrio” candidandosi come sindaco e guadagnando il 14% dei consensi: “Siamo convinti di riuscire a far eleggere una rappresentanza in viale Aldo Moro – ha detto – La nostra esperienza parte dal basso, con l’obiettivo di contrastare il degradato sistema dei partiti politici”. Alla presentazione della lista c’erano la senatrice del gruppo misto Adele Gambaro (“Gli anni passano anche per Grillo. Ho letto articoli sul Circo Massimo che lo dicevano sottotono, non è il Grillo di cinque anni fa. Questo è normale. Credo che potrebbe anche essere stanco, potrebbe essere comprensibile”) epurata nel giugno 2013 dal movimento, e il consigliere comunale Federica Salsi, anche lei espulsa da Grillo: “Liberi cittadini non è una lista che raccoglie ex-5 stelle – ha spiegato Salsi – e lo testimonia il fatto che nessuno di noi figura come candidato”. Passando poi al programma elettorale, Mazzanti ne ha enunciato i punti forti, “che sono i nostri principi, la trasparenza nella gestione degli enti, la semplificazione attraverso l’alleggerimento della burocrazia e la coerenza. Tutte cose che i partiti hanno dimenticato”.

favia grillo

Favia ha attaccato invece il fondatore dei Cinque Stelle: “Grillo è un danno per la democrazia, perchè è riuscito a trasformarla da diretta a eterodiretta e il M5s è un partito-agenzia. un ufficio di collocamento”. L’ex M5S ritiene il progetto di Beppe Grillo “ormai fallito. Quello che sette anni fa era un disegno pulito, oggi non c’è più. Ora ci sono solo arrampicatori sociali che ripetono degli slogan a memoria, sono totalmente impreparati e fanno gli adulatori del popolo”. “Sono vicino a Defranceschi, perchè ci sono passato anche io – aggiunge Favia sul suo ex collega di gruppo – Uscire dal Movimento è psicologicamente difficilissimo. C’è talmente tanto fanatismo che al suo interno si respira un clima da ‘settà. Sono pecore che dietro la tastiera diventano dei dobermann»”

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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