Pennacchi: renziano io? Tua sorella, semmai.

Pubblicato il 12 Novembre 2014 alle 12:21 Autore: Daniele Errera

È un Antonio Pennacchi a ruota libera quello visto, pardon sentito, ieri a ‘Un giorno da Pecora’, presso Rai Radio2. Politica e non solo gli argomenti trattati dallo scrittore di Latina.

Pennacchi, già premio Strega 2010 per il romanzo storico ‘Canale Mussolini’, non si è moderato minimamente ai microfoni di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

Pennacchi: rivoterei Renzi ma non sono renziano

Il Presidente del Consiglio è il bersaglio principale: “Io Renzi l’ho votato e lo rivoterei perché ora è storicamente necessitato, ma lui ha fatto la scalata a premier sputando su D’Alema e poi, alla fine, ha fatto l’accordo con Berlusconi”. Guai a definirlo ‘renziano’. “Tua sorella”, risponde.

Pennacchi: Renzi come Galeazzo Ciano, fa tutto lui e alla fine non fa un c…

Poi, visto il genere di alcuni romanzi di Pennacchi, gli viene chiesto se Renzi può essere assimilato alla figura di Benito Mussolini. Secca, nello stile, la risposta: “no. Renzi ha i modi di Galeazzo Ciano. Pare che fa tutto lui e alla fine non fa un c…o”.

 pennacchi

I due conduttori del programma radiofonico, poi, chiedono allo scrittore quale può essere un leader della sinistra che gli garba: Landini “Fa bene il suo mestiere, ma gli manca la consapevolezza della complessità politica”.

pennacchi premio strega si sottrare alla definizione di renziano

La Boschi, invece, “è una giovinetta, troppo giovane per fare il ministro”, mentre non gli parlate di Civati (“per carità, preferisco Renzi”). Nel Pantheon dei politici di Pennacchi vi sono solo ed esclusivamente due personaggi: “Cofferati e D’Alema”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →