Sondaggio politico elettorale Swg: partiti di governo ancora in calo, la preoccupazione maggiore è la disoccupazione

Pubblicato il 21 Novembre 2014 alle 11:08 Autore: Piotr Zygulski
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Continuano a perdere consenso i partiti di governo, mentre recuperano Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, SEL e Rifondazione Comunista. Tra i problemi degli italiani, la disoccupazione è quello principale.

Sondaggio politico elettorale Swg: le intenzioni di voto

Dal sondaggio Swg diffuso venerdì 21 novembre 2014 ricaviamo i dati delle intenzioni di voto degli italiani, nella rilevazione effettuata tra il 17 e il 19 di questo mese. Non si ferma il calo per le forze governative, con un PD che scende a quota 39%, perdendo quasi un altro punto rispetto alla settimana precedente. In diminuzione anche NCD al 3,2% (-0,6) e Scelta Civica allo 0,4% (-0,3). Complessivamente, l’area che sostiene l’esecutivo di Renzi raccoglie il 43,1% dell’elettorato, in calo di oltre tre punti nel giro di due rilevazioni.

La Lega Nord interrompe la sua corsa e si ferma al 9,2% (-0,6), mentre gli altri partiti di opposizione vedono aumentare i propri consensi. A partire dal Movimento 5 Stelle, che gode del 19,7% (+0,5) dei potenziali elettori, ma anche Forza Italia ha avuto una settimana positiva, che l’ha riportata al 15,9% (+1,1). I Fratelli D’Italia salgono al 3,9% (+0,8) e pure i partiti di sinistra che si oppongono al governo accrescono il bacino elettorale: SEL è stimato al 3,4% (+0,6) e Rifondazione Comunista, fuori dal parlamento, raggiungerebbe il 2% (+0,4).

Vi sarebbero poi i Verdi, questa settimana leggermente in calo di due decimi, con mezzo punto percentuale, mentre tutti gli altri partiti non supererebbero questa soglia.

In una settimana cresce la quota di coloro che non si esprimono, pari al 47,2% (+3,1).

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Sondaggio politico elettorale Swg: la preoccupazione maggiore è la disoccupazione

Nel sondaggio Swg sono stati anche diffusi i risultati di due quesiti politici risalenti al 4-5 novembre. Il primo indaga le preoccupazioni degli italiani, confrontando i risultati emersi questo mese con quelli di marzo.

Al primo posto, in continua crescita, vi è il problema della disoccupazione; segue quello delle prospettive per i giovani – tema che si fa sentire sempre più con insistenza – e quello delle tasse, leggermente in calo.

Rispetto alla scorsa primavera, la gente è più preoccupata anche per fenomeni quali immigrazione e criminalità, che nella classifica scavalcano altre questioni, per esempio la paura dell’aumento dei prezzi, che sembrerebbe passato in secondo piano, considerando anche che in molte città italiane è stata rilevata la deflazione.

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Sondaggio politico elettorale Swg: italiani neutralisti in politica estera

Di notevole interesse, seppur non troppo approfondito, il quesito che riguarda le alleanze geopolitiche dell’Italia.

Quasi la metà degli italiani ritiene che sarebbe preferibile un’equidistanza da Russia e Stati Uniti d’America, mentre un quarto continua a insistere sull’alleanza atlantica e il 10% preferirebbe guardare a Mosca. Il rapporto tra filoamericani e filorussi è pari a 2,5:1.

L’elettorato maggiormente legato agli USA sembra essere quello del PD, con il 43% di coloro che propendono verso questa direzione a fronte di un 6% di filorussi, con un rapporto di 7:1

Anche Forza Italia può contare su un 42% di filoamericani, però nel suo caso i filorussi sono ben il 20%, quindi il rapporto è di circa 2:1. Il suo elettorato, anche se diviso, è quello maggiormente schierato.

In larga parte neutralisti gli elettori del Movimento 5 Stelle, tra i quali la maggioranza non propende né per un polo, né per l’altro. Quelli che invece si esprimono, lo fanno a favore degli Stati Uniti, con un rapporto che è leggermente inferiore a 2:1.

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A margine apprendiamo che il 12% degli italiani ritiene necessario rompere i rapporti con Putin.

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L'autore: Piotr Zygulski

Piotr Zygulski (Genova, 1993) è giornalista pubblicista. È autore di monografie sui pensatori post-marxisti Costanzo Preve e Gianfranco La Grassa, oltre a pubblicazioni in ambito teologico. Nel 2016 si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, proseguendo gli studi magistrali in Filosofia all'Università di Perugia e all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), discutendo una tesi su una lettura trinitaria dell'attualismo di Giovanni Gentile. Attualmente è dottorando all'Istituto Universitario Sophia in Escatologia, con uno sguardo sulla teologia islamica sciita, in collaborazione con il Risalat Institute di Qom, in Iran. Dal 2016 dirige la rivista di dibattito ecclesiale Nipoti di Maritain. Interessato da sempre alla politica e ai suoi rapporti con l’economia e con la filosofia, fa parte di Termometro Politico dal 2014, specializzandosi in sistemi elettorali, modellizzazione dello spazio politico e analisi sondaggi.
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