Riforme, la corsa a ostacoli di Renzi e lo spettro della Bicamerale

Pubblicato il 26 Aprile 2014 alle 10:39 Autore: Giuseppe Spadaro

Il tono sempre più deciso di Renzi e le ultime affermazioni di Berlusconi hanno riscaldato il dibattito intorno al tema delle riforme.

Per l’ex ministro leghista Calderoli “se Renzi vuole durare deve scendere a compromesso“. “L’Italicum? Una partita a carte tra due abilissimi bluffatori. La legge elettorale oggi non serve più nè a Berlusconi nè a Renzi. Ma il premier, se vuole sopravvivere, dovrà scendere a più miti consigli e trattare le riforme con il Parlamento“. È il consiglio che Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato. In un’intervista al Corriere l’ex ministro della Semplificazione  Calderoli continua a sottolineare limiti ed errori dell’impianto del governo “Non esiste al mondo che si riduca di un terzo il numero dei senatori e che invece i deputati restino gli stessi”.

Schifani, del Nuovo Centrodestra, mette in guardia il premier: “Matteo Renzi stia attento a non cadere nella trappola” di Silvio Berlusconi. Così, sempre dalle pagine del Corriere, il presidente di Nuovo Centrodestra Renato Schifani, avverte il premier: “le riforme sono un passaggio strategico, non possiamo affidare il futuro dell’Italia all’atteggiamento ondivago di Berlusconi”. “Renzi si sta giocando la partita della vita con coraggio ha impresso un cambio di marcia che il Nuovo centrodestra ha sposato”. Il patto con Berlusconi per contro “è stato sempre traballante. Io mi innamoro di più delle intese parlamentari nella maggioranza, che degli accordi a due”. “Se Renzi – continua Schifani – crede, come noi, in questa grande sfida di cambiamento, non si lasci irretire dalla tela di Berlusconi”, e “si ricordi della Bicamerale“. “Io c’ero – ricorda -; in commissione Berlusconi votò un testo e un mese dopo, in Aula, lo disconobbe. Ma noi e Renzi siamo legati a doppio filo e il Ncd contribuirà a evitare il fallimento del governo”.

 

renzi nap riforme

Casini: “Berlusconi smarcandosi sulle riforme fa un favore a Renzi perché sottrae voti a Grillo. Alla fine le riforme si faranno e con il concorso anche di Forza Italia“. Ne è convinto Pierferdinando Casini, presidente della commissione Esteri del Senato, intervistato da Repubblica. A suo avviso Berlusconi “è politicamente lucido” e le sue dichiarazioni su legge elettorale e nuovo Senato fanno comodo anche al governo. “Si poteva pensare che Berlusconi facesse il donatore di sangue a Renzi e Grillo in piena campagna elettorale accettando la situazione di ombra e subalternità in cui era precipitato? Da Vespa ha fatto il suo lavoro con il minimo dello sforzo”. “Ha cercato di rimettersi al centro della scena evitando che le elezioni del 25 maggio diventino una sorta di referendum tra Renzi e Grillo”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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