Francia: Legislative parziali, Marine Le Pen battuta di un soffio

Pubblicato il 9 Febbraio 2015 alle 12:02 Autore: Niccolò Inches

Il socialista Frédéric Barbier ha vinto il ballottaggio per le elezioni legislative parziali superando così Sophie Montel, la candidata del Front National di Marine Le Pen.

Vince il fronte anti-Le Pen

Il candidato della sinistra ha strappato di un’incollatura il seggio parlamentare in palio nella quarta circoscrizione del Doubs (56 municipalità chiamate alle urne), avendo ottenuto il 51,43% dei voti contro il 48,57 dell’avversario lepenista. Barbier succede così al neo-commissario europeo Pierre Moscovici sui banchi dell’Assemblea Nazionale.

Questo successo lo devo all’unione delle forze repubblicane. Non voglio esultare per la vittoria”, ha dichiarato a caldo l’uomo di François Hollande e Manuel Valls. Il risicatissimo scarto finale tra i due candidati – 863 voti totali – ha il sapore di un (mezzo) flop, con riferimento al “Fronte Repubblicano” anti-Marine Le Pen invocato a gran voce all’indomani del primo turno.

Il partito di destra moderata dell’UMP, fuori dai giochi dopo essere arrivato terzo domenica scorsa, aveva esortato il proprio elettorato ad “astenersi” o “votare scheda bianca” in vista del ballottaggio. Una fetta importante dei suoi sostenitori si è invece recata alle urne sconfessando la politica del “Ni PS – Ni FN” e appoggiando la pedina di Madame Le Pen.

marine le pen legislative parziali

In ottica 2017, il pericolo di un nuovo 21 aprile (quando nel 2002 il PS di Lionel Jospin fu clamorosamente eliminato al primo turno delle Presidenziali, finendo terzo dietro Jacques Chirac e Jean-Marie Le Pen, ndr) non solo non è stato scongiurato ma addirittura si è aggravato”, si è affermato dalla parti di Rue Solférino, mentre il deputato Yann Galut ha parlato più esplicitamente di “Vittoria del Front National”.

Svolta a destra

Malgrado la sconfitta di misura, il clima in casa Le Pen è di tutt’altro tenore: “Il PS l’ha spuntata per un pelo, il FN è il vero vincitore di questo scrutinio (…) Questa elezione ci offre delle indicazioni molto interessanti per il futuro: gli elettori dell’UMP non seguono la linea dettata dal partito”, ha esclamato la stessa leader populista Marine Le Pen.

Anche il vice-presidente frontista Florian Philippot – nei mesi scorsi al centro di un caso mediatico dopo le rivelazioni sulla sua omosessualità da parte del tabloid Closer – si è espresso nella medesima direzione, salutando un risultato che testimonia l’esistenza di “un nuovo bipartitismo, tra Noi e Loro”.

Nel 2002, il “cordone sanitario” anti-FN garantì l’88% dei voti al post-gollista Chirac al secondo turno per l’Eliseo; nel 2015, l’Union Sacrée per il Doubs – facendo le debite proporzioni – ha faticato a creare un consenso altrettanto largo presso l’elettorato francese, il quale manifesta una volta di più dei segni inequivocabili di Droitisation.

Niccolò Inches

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L'autore: Niccolò Inches

Laureato in Scienze Politiche, ho frequentato il Master in Comunicazione e Media nelle Relazioni Internazionali presso la S.I.O.I di Roma. Scrivo per Termometro Politico da Parigi, con un occhio (e anche l'altro) sulla politica dei cugini d'Oltralpe. Su Twitter sono @niccolink
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