La Camera dei Deputati ha respinto la sfiducia al sottosegretario Giuseppe Castiglione (Ncd)

Pubblicato il 24 Giugno 2015 alle 13:24 Autore: Alessandro De Luca
primo piano del sottosegretario giuseppe castiglione

Il sottosegretario alle Politiche agricole del governo Renzi Giuseppe Castiglione resterà al suo posto. La Camera dei Deputati ha respinto le tre mozioni di censura contro l’ex presidente della provincia di Catania presentate dalla Lega Nord, da Sinistra Ecologia Libertà e dal Movimento Cinque Stelle.

Castiglione è indagato dalla procura di Catania per turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta su un appalto per la gestione del Cara di Mineo.

Pd vota contro le mozioni insieme a Ncd, Fi e Scelta Civica

In particolare, la mozione del MoVimento Cinque Stelle ha ottenuto 108 voti favorevoli, si sono astenuti in 2 e in 304 i contrari. A quella di Sel hanno votato a favore in 92, mentre si sono espressi contro in 303. Infine, la proposta del Carroccio non è passata per il voto contrario di 306 deputati contro gli 86 favorevoli. Contro la censura di Castiglione si sono espressi, infatti, il Nuovo Centrodestra – partito a cui è affiliato il sottosegretario – Scelta Civica per l’Italia, Forza Italia e il Partito Democratico.

giuseppe castiglione con le mani verso l'alto

Per i democratici, a spiegare la linea del partito sul voto è stato il deputato Andrea Romano. “La posizione della mera notizia dell’esistenza di indagini non può essere motivo di sfiducia” ha affermato l’ex esponente di Scelta Civica che ha aggiunto che “oggi non siamo chiamati a esprimere un verdetto giudiziario, né un giudizio di moralità, né un giudizio sul curriculum del collega”.

“La valutazione del Pd è di non frapporre alcun ostacolo al lavoro della magistratura e di valutare se le funzioni di sottosegretario siano indebolite dallo svolgimento dell’indagine” ha, poi, proseguito Romano, che ha sottolineato che, secondo i democratici, sono inesistenti i ” limiti che possono rendere inefficace l’operato di Castiglione nel governo”.

Scotto (Sel): “Il Pd salva Castiglione per salvare il governo”

Le reazioni stizzite delle opposizioni non si sono fatte attendere. “Il Pd salva Castiglione per salvare il governo. Lo fa ignorando il lavoro della magistratura che sta squarciando il velo di un sistema affaristico sull’uso criminale di risorse pubbliche destinato all’accoglienza dei richiedenti asilo” ha affermato il capogruppo alla Camera di Sinistra Ecologia Libertà Arturo Scotto.

Per Scotto, questa è “una vergogna che contribuirà ulteriormente a rafforzare il populismo di chi specula sulla pelle dei migranti e dei richiedenti asilo. Tutto questo perchè il partito di Alfano, di cui Castiglione è il plenipotenziario per la Sicilia, è uno degli azionisti di maggioranza del governo Renzi”.

Di Battista (M5S): “Pd ha sotterrato la questione morale”

Anche il Movimento Cinque Stelle passa all’attacco del Partito Democratico: “Il Pd ha sotterrato la questione morale. Sono passati da Berlinguer a Carminati!” ha twittato ironicamente il membro del direttorio grillino Alessandro Di Battista, a cui gli fa eco anche il guru del movimento Beppe Grillo, che via Twitter ha bollato la maggioranza come “garanti del malaffare”.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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