Caso Crocetta, Procuratore di Palermo Lo Voi: “L’intercettazione non esiste”. “La politica ha bisogno di un appiglio giudiziario”

Pubblicato il 22 Luglio 2015 alle 09:40 Autore: Ludovico Martocchia
Il governatore della Sicilia Crocetta attacca il Pd

È arrivata la smentita che Crocetta aspettava: “l’intercettazione di cui tanto di discute non esiste”, lo ha affermato il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi in un’intervista al Corriere della Sera. Sebbene il magistrato abbia confermato la presenza di “un clima di ostilità nei confronti di Lucia Borsellino”. Si rafforza in questo modo la posizione di Rosario Crocetta, che già aveva fatto sapere di non volersi dimettere.

“Se fosse esistita l’avremmo utilizzata”

Così ha continuato il procuratore, in un certo senso spegnendo il fuoco che si era acceso in questi giorni intorno al governatore della Sicilia: Se fosse esistita l’avremmo certamente utilizzata nel procedimento, perché nei termini in cui è stata diffusa sarebbe stata la dimostrazione plastica dei rapporti difficili all’interno del sistema sanitario regionale. Avrebbe fatto comodo alla tesi dell’accusa, ma non c’è”.

“La politica ha sempre bisogno di un appiglio giudiziario”

Forse le dichiarazioni più dure del magistrato provengono proprio da queste ultime frasi, che sconfessano totalmente l’operato degli oppositori di Crocetta. L’intercettazione è “sintomo di un’altra anomalia italiana”, “la tentazione di agganciare ogni tentativo di ribaltamento degli equilibri politici a qualche iniziativa della magistratura; come se la politica avesse sempre bisogno di un appiglio giudiziario a cui attaccarsi, prima di muoversi”. Infatti, Lo Voi ammette che senza la rivelazione del presunto colloquio con Tutino il caso Crocetta-Borsellino non sarebbe mai esploso in modo così dirompente.

procuratore di palermo francesco lo voi

Per il procuratore questo strano rapporto tra politica e magistratura “è una situazione che si protrae da tempo, anch’essa indice di rapporti istituzionali alterati; se si vuole modificare un determinato quadro politico, a livello nazionale o locale, lo si faccia, ma senza tirarci in ballo”. “Il nostro compito è fare indagini e processi, non altro. Senza doppi fini. E senza intenti pedagogici, aggiungo io”, ha infine chiosato.

Sembrano, quindi, insinuazioni che sostengono la tesi di Crocetta, ostacolato dal Partito democratico che ormai ha rimosso la fiducia nei suoi confronti, anche dopo le parole della vicesegretaria Debora Serracchiani. Ora come risponderà l’Espresso, che ha sempre sostenuto di possedere l’intercettazione incriminata tra il presidente della Sicilia e Tutino, alle frasi di Lo Voi? E Crocetta “uscirà vivo” dal fuoco incrociato che lo aveva colpito in quest’ultima settimana?

Crocetta “Solo spazzatura, chiedo commissione d’inchiesta”

“Se il Pd vuole partecipare al massacro di un innocente, allora vuole dire che non è in grado di tutelare le garanzie democratiche di questo Paese. Io al Governo chiedo di istituire una Commissione d’inchiesta su questa vicenda”. Lo ha affermato, durante la trasmissione ‘Effetto Notte le notizie in 60 minuti‘ di Roberta Giordano su Radio 24, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, dopo che anche la Procura di Caltanissetta ha smentito l’esistenza delle intercettazioni tra Crocetta e il medico Tutino di cui parla l’Espresso.

“E’ venuto il momento di insorgere contro queste schifezze”. “In un Paese democratico – sottolinea il Governatore siciliano – chi decide se una persona è colpevole non può essere un giornale che magari non vuole ammettere una bufala soltanto per mantenere la reputazione”.

Il Presidente della Regione: “Non mi dimetto”

“Non mi dimetto perché ho un dovere difronte agli italiani: voglio capire se questa è una democrazia compiuta o no”. “Voglio capire se si dà più fiducia alle parole di un Tribunale e dei magistrati- sottolinea Crocetta – o agli eversori che vogliono far crollare la democrazia. Questa è la mia sfida. E su questo” conclude “credo che ormai nel nostro Paese ci si debba mobilitare”.

Secondo Repubblica, invece, il governatore della Sicilia, si dimetterà fra un mese. Poi sarà voto anticipato (election day ad aprile 2016).

Il premier ha già calcolato rischi e vantaggi dell’addio accelerato del governatore. «Il centrodestra è ancora diviso e non mi preoccupa. I grillini sono più pericolosi ma contro una coalizione allargata al centro e alle liste civiche, il Pd può vincere ancora».

Nel Pd cominciano a circolare i primi nomi dei possibili candidati. Si parla di Lucia Borsellino ma anche del sindaco di Catania, Enzo Bianco.

Pg Cassazione chiede relazione a Scarpinato

Il pg della Cassazione Pasquale Ciccolo ha chiesto una relazione al procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato sulla vicenda della presunta intercettazione che riguarderebbe il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. Lo scopo è verificare se ci siano “profili di competenza” dello stesso Ciccolo. Il pg della Cassazione è titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati. E la richiesta di una relazione al procuratore generale di Palermo rientra nella normale prassi seguita in vicende che possono riguardare la magistratura. Nel pomeriggio il Comitato di presidenza del Csm deciderà a sua volta se autorizzare l’apertura di una pratica sul caso dell’intercettazione a Palazzo dei Marescialli. La richiesta di un intervento del Csm è stata presentata dal laico di Fi Pierantonio Zanettin.

L'autore: Ludovico Martocchia

Nato e cresciuto nella periferia romana. Ha frequentato il Liceo Scientifico Francesco D'Assisi, ora studia Scienze Politiche alla Luiss. Da sempre appassionato di politica, scrive anche su Europinione.it. Ma prima di ogni cosa, libero pensatore.
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