Riecco i rimborsi elettorali ai partiti. La proposta del Pd

Pubblicato il 24 Luglio 2015 alle 09:56 Autore: Daniele Errera
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Rimborsi elettorali 2L’indiscrezione viene dalla solita Dagospia.com. Una vera zanzara nelle orecchie dell’informazione. Questa volta riguarda il delicatissimo tema rimborsi pubblici ai partito politici. Abolito, si diceva. Recuperabile per mezzo di un ‘condono’, si legge oggi.

I rimborsi elettorali di quest’anno? Li avranno praticamente tutti. Quasi tutti. Gli esclusi sono il secondo partito della maggioranza, Nuovo Centrodestra, ed il maggior partito d’opposizione, il Movimento 5 Stelle. Stando alle notizie della pubblicazione web a cura di Roberto D’Agostino. Un caso? Analizziamo assieme a Dagospia.com l’iter: tutto parte dalla deputata dem Teresa Piccione e al suo blocco di emendamenti al disegno di legge sui rimborsi elettorali. Un’iniziativa con il fine di ‘autocondonarsi’ le irregolarità datate 2014 ed accedere ai rimborsi attuali oltre che ‘ripulirsi’ di parecchie irregolarità future.

Danilo Toninelli, capogruppo a Montecitorio del Movimento 5 Stelle, lancia un grido d’allarme dalla sua pagina facebook: “eccovi servita un’altra porcata a firma Pd. Sono comparsi oggi, nel silenzio generale, due emendamenti piddini alla proposta Boccadutri che aveva il fine di far ripartire i lavori della Commissione di Controllo dei Rendiconti dei Partiti, ferma per mancanza di personale e di strumenti operativi. Ebbene che hanno pensato di fare questi signori? Di rimandare di un anno i controlli di questa Commissione, di fatto sbloccando l’attuale erogazione dei finanziamenti pubblici ai partiti. E come se non bastasse, udite udite, di cancellare le sanzioni previste dalla legge oggi in vigore per i casi di finanziamenti illeciti. Basta quest’ennesima nefandezza per capire chi è il soggetto politico di cui stiamo parlando? Penso proprio di sì! Ovviamente faremo di tutto per cancellare questi due emendamenti. Nell’attesa diffondete!”.

montecitorio

Dagospia analizza i due emendamenti. Il primo prevede cinque revisori provenienti dalla Corte dei Conti e altri due da altre pubbliche amministrazioni nella Commissione di Controllo sui Bilanci di Partiti. Le verifiche di regolarità saranno “con riferimento ai rendiconti dei partiti politici relativi agli esercizi successivi al 2014”. Ecco che Dagospia.com utilizza per la prima volta la parola ‘condono’, “sulle situazioni irregolari del 2014 che comprometterebbero i soldi pubblici da erogare entro fine luglio”.

rimborsi elettorali 1

Quindi il secondo emendamento, dove è abolito, evidenzia Dagospia, “l’obbligo di dichiarazione congiunta fra finanziato politico e suo finanziatore alla tesoreria delle Camere previsto dalla legge del 1981 per tutti i contributi superiori a 5 mila euro nell’arco dell’anno solare”. Quindi, dovesse essere disatteso, ecco che le sanzioni penali ed amministrative salteranno.

Rimborsi elettorali 2

Infine, oltre il danno la beffa: la sostituzione del sistema prevede come i partiti con regolari statuti siano obbligati a trasmettere a Montecitorio “per la pubblicazione sul sito Internet gli elenchi dei propri finanziatori privati entro tre mesi dalla percezione della somma”. Tuttavia, chiude il sito internet, “gli obblighi di pubblicazione sui siti Internet riguardano esclusivamente i dati dei soggetti i quali abbiano prestato il proprio consenso”. Cosa significa? E’ presto detto: c’è l’obbligo, ma non è – paradossalmente – dirimente. In questo modo verranno celati i finanziamenti privati ai partiti. E si ricomincerà col circolo vizioso della corruzione e dei finanziamenti illeciti. “Chi è pulito scagli la prima pietra”, parafrasò Bettino Craxi. Una frase che per assurdo, secondo i grillini, sarà a breve riaffermata e riadattata ai tempi moderni.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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