VIDEO Novità Tecnologia: a cosa serve un serpente mutaforma?

Pubblicato il 11 Novembre 2015 alle 14:31 Autore: Guglielmo Sano
novità tecnologia

VIDEO Novità Tecnologia: gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) dicono che non solo il loro serpente “mutaforma” ci stupirà per la quantità di mansioni utili che può svolgere – forse anche più di quelle che potrebbe svolgere un robot “umanoide” – ma anche che, un giorno (probabilmente ancora molto lontano), ci “ruberà” il lavoro. La struttura del prototipo di LINEform è formata da una serie di piccoli motori che, messi insieme, formano una struttura capace di irrigidirsi o diventare flessibile.

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Il “serpente” del MIT, insomma, è in grado di modellarsi autonomamente a seconda degli usi ma anche di ricordare le forme che vengono assegnate a specifici comandi.

VIDEO Novità Tecnologia: a cosa serve LINEform?

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Per esempio può trasformarsi in una cornetta del telefono all’arrivo di una chiamata…

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…sempre nel quadro di un uso “mobile” è stato immaginato dagli inventori come un segnalatore di notifiche.

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Una delle funzioni più “cool” del “shape shifting snake robot”, dicono gli scienziati, è quella di “corda espressiva”: per esempio, potrebbe simulare con un movimento ondulatorio il passaggio di dati tra un Pc e un hard disk esterno. Tutto molto divertente, forse anche un pò inutile? Gli scienziati Ken Nakagaki, Sean Follmer e Hiroshi Ishii, capo del Tangible Media Group che ha collaborato con il MIT, avvertono che le possibili applicazioni del LINEform sono molto lontane dall’essere del tutto espresse.

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Vista la sua capacità di registrare uno specifico movimento nello spazio e replicarlo non si può escludere un suo uso in ambito fisioterapico e riabilitativo (vedi sopra). Inoltre, potrebbe essere associato a grande quantità di “estensioni”, per esempio una lampadina, una telecamera, etc…

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“Prevediamo che un giorno i dispositivi in stile LINEform potranno essere accoppiati anche ai display flessibili di nuova generazione – dicono i ricercatori del MIT – permettendo di esplorare ulteriormente lo spazio”. Senza correre troppo con l’immaginazione, però, si può prevedere l’uso di simili “esoscheletri semiflessibili” come “righelli dinamici” già un pò più difficile vederli in opera in missioni di ricerca e salvataggio. Tuttavia, alcuni studiosi del Georgia Institute of Technology di Atlanta dopo aver svolto diversi studi sul Crotalus Cerastes, un tipo di serpente a sonagli diffuso nelle zone desertiche del Nordamerica (noto per il suo velenosissimo morso) che riesce a muoversi su ripidissime dune di sabbia, hanno provato a progettare un mezzo che possa replicare le sue “prodezze” in presenza di sostanze altamente tossiche oppure muovendosi in strutture altamente danneggiate o comunque inaccessibili all’uomo in totale sicurezza.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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