Amministrative 2016, Pd: ipotesi Boldrini e Madia per Roma
Dati i tragici eventi di Parigi e la diffusa allerta anti-terrorismo, l’esecutivo di Matteo Renzi sta riflettendo sulla possibilità di uno slittamento delle elezioni amministrative 2016 per quanto riguarda Roma. Ma la vera news non è questa: il premier, insieme al resto del Nazareno, sta valutando una serie di profili e personalità per le prossime elezioni comunali che possano far dimenticare gli scandali del Pd romano e le discusse vicende riguardanti l’ex sindaco della capitale, Ignazio Marino.
Tra questi, Renzi sembrerebbe aver preso in considerazione sia il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti che un membro esterno, proveniente dalla società civile, il presidente del Coni Giovanni Malagò. Ma non solo: nella rosa di nomi papabili comparirebbero anche due donne note, la presidente della Camera Laura Boldrini – anche se esterna al Pd – e la ministra delle PA Marianna Madia.
Primarie Pd: dove sì e dove no?
Il 20 marzo prossimo è comunque la data stabilita dal Partito Democratico per lo svolgimento in tutta Italia delle primarie. Solo che probabilmente in alcuni comuni non si svolgeranno, come ad esempio Torino, dove Piero Fassino cercherà di ottenere la sua riconferma a sindaco sfidando la temuta avversaria del M5s Chiara Appendino.
Per quanto riguarda Milano invece, il Pd sembra essere in attesa della conferma della candidatura dell’ex commissario Expo Giuseppe Sala per prendere una decisione definitiva. Se questo sì arriva allora Emanuele Fiano, deputato Pd, come anche il consigliere comunale del Patto Civico Umberto Ambrosoli, si ritirerebbero dalla corsa per favorire l’unità; ma se le primarie si faranno la medesima corsa si riaprirebbe.
Situazione ancora più complessa è quella di Napoli: dopo che, come noto, Antonio Bassolino ha annunciato la sua candidatura, il premier-segretario non sa ancora bene a chi guardare. Il nome di Umberto Ranieri non sembra entusiasmare il Nazareno, mentre va meglio quello del deputato vicino a Franceschini Leonardo Impegno.
Dove si terranno di sicuro le primarie è invece Bologna: nel capoluogo emiliano è molto quotato il sindaco uscente Virginio Merola, anche se Renzi sembrerebbe non preferirlo. Più gradita dal premier è invece la vicepresidente della Regione e politologa Elisabetta Gualmini. Non rimane esclusa nemmeno l’ipotesi dell’ex governatore Vasco Errani.