Forza Italia, manca una direzione politica

Pubblicato il 18 Dicembre 2015 alle 18:08 Autore: Andrea Turco
forza italia, silvio berlusconi

Dove sta andando Forza Italia? E’ questa la domanda che si fanno i parlamentari azzurri nei conciliaboli in Parlamento. Prima la partita, persa, della Consulta, poi l’uscita dall’Aula per non votare la sfiducia al ministro Boschi nonostante le minacce della Lega (a proposito, ora Salvini cosa farà?). Aggiungiamoci che i soldi in cassa sono finiti e il quadro, confusionario, è completo.

Forza Italia, lo sfogo di Toti

Nel partito manca una linea politica. Non ne fa mistero Giovanni Toti, presidente della Liguria ma anche consigliere di Berlusconi. Il suo sfogo, riportato dal Corriere della Sera, non è dissimile da quello fatto da Raffaele Fitto pochi mesi prima di abbandonare FI e fondare il gruppo Conservatori e Riformisti.”Abbiamo bisogno di una direzione politica, perché con questo continuo tira e molla non possiamo andare avanti. Serve un gruppo dirigente eletto dal basso, e non più nominato dall’alto, che faccia da cerniera tra Berlusconi e i parlamentari. E’ arrivato il momento che Forza Italia si dia una costituzione. E se proprio non la vogliamo repubblicana, almeno che sia quella di una monarchia costituzionale”.

Serve dunque un decalogo di regole. Altrimenti il rischio è che si ripetano casi come quelli della Consulta dove si sono scontrate due linee di pensiero: quella estremista di Brunetta e quella di stampo nazareno di Romani. Serve anche qualcuno che consigli Berlusconi sbandato anche lui, questa volta sul caso Boschi. Prima ha annunciato la partecipazione di FI alla mozione di sfiducia presentata dai Cinque Stelle, poi, ventiquattrore dopo, ha cambiato idea, scatenando le ire della Lega.

bandiere di forza italia durante manifestazione di piazza berlusconi

Forza Italia, Polverini pronta a lasciare il partito

E questa confusione rischia di generare un altro smottamento nel partito, già lacerato dopo gli addii di Fitto, prima, e Verdini, poi. Il senatore azzurro e commissario forzista a Bergamo, Enrico Piccinelli, è pronto a salutare baracca e burattini per andare tra le braccia di Verdini: “Rassegno le dimissioni – annuncia in un colloquio con Repubblica – Verdini? È vero, avevo avviato mesi fa un discorso che a questo punto mi sembra abbia maggiori sbocchi. Il malessere in Forza Italia ormai è notevole”.

Ma non è l’unico a preparare i bagagli. Sul punto di partenza viene data pure Renata Polverini, ex segretario Ugl: “Che devo dire? Il partito non c’è, non funziona, i gruppi vivono alla giornata e quest’ultima disfatta della Consulta è stata l’ennesima figuraccia”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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